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Caso Serena Mollicone, la Cassazione annulla l’assoluzione: si apre un nuovo capitolo dopo 24 anni

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Dopo 24 anni di indagini, processi e colpi di scena, la Corte di Cassazione ha deciso di riscrivere una pagina cruciale del caso Serena Mollicone, annullando l’assoluzione della famiglia Mottola e di due carabinieri.

Una decisione che riaccende la speranza di giustizia per i familiari della vittima, ma che solleva anche nuove domande su una vicenda giudiziaria ancora irrisolta.

“Abbiamo speranza”: le parole di Consuelo, sorella di Serena

“Il mio pensiero va a mia sorella che non rivedrò più nella mia vita, così come mio padre. Noi confidiamo nella giustizia che attendiamo da 24 anni. Da oggi abbiamo speranza”. Con queste parole, Consuelo, sorella di Serena Mollicone, ha commentato la decisione della Cassazione.

Una sentenza che riapre il caso e che potrebbe portare a un nuovo processo d’appello, dopo anni di battaglie legali e di attesa per una verità che sembrava ormai sfuggire.

La decisione della Cassazione: annullata l’assoluzione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Procura, annullando l’assoluzione di Franco, Anna Maria e Marco Mottola, insieme ai carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano, per la morte di Serena Mollicone.

Il Procuratore Generale aveva definito “fondato” il ricorso, evidenziando una serie di criticità nella sentenza di secondo grado emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma. Tra queste, la mancanza di motivazioni chiare sulla presenza di Serena nella caserma dei carabinieri di Arce la mattina del 1° giugno 2001, giorno della sua scomparsa.

“Sentenza carente e pilatesca”: le critiche del Procuratore

Il Procuratore Generale ha definito la sentenza di secondo grado “totalmente carente” e “di atteggiamento pilatesco”, sottolineando come il verdetto non abbia adeguatamente motivato alcuni elementi chiave del caso.

In particolare, è stato criticato il mancato esame unitario di una serie di indizi che avrebbero potuto chiarire le dinamiche della morte di Serena. “La sentenza omette di motivare sulla presenza di Mollicone in caserma quella mattina”, ha affermato il pg, evidenziando come questo aspetto sia rimasto inspiegato.

Si apre un nuovo processo: il “bis” d’appello

Con l’annullamento della sentenza, si apre ora un nuovo processo d’appello, il cosiddetto “processo bis”. Un capitolo inedito per una vicenda che ha attraversato decenni di indagini, ipotesi investigative e dibattiti giudiziari. La decisione della Cassazione rappresenta un punto di svolta, ma anche l’inizio di un nuovo percorso verso la verità, che i familiari di Serena attendono da quasi un quarto di secolo.

Il caso Serena Mollicone, con i suoi misteri e le sue ombre, torna dunque al centro della scena giudiziaria, mentre la famiglia della giovane vittima spera che, finalmente, possa emergere una verità tanto attesa.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 11 Marzo 2025 - 21:07


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1 commento

  1. E’ una decisione importante ma ci sono molte domande che rimangono senza risposta. La presenza di Serena in caserma è ancora un mistero e spero che il nuovo processo possa chiarire tutto. Ci vorrà tempo.

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