Si terrà il prossimo 8 maggio davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dinanzi alla giudice Alessandra Vona, il processo a Amedeo Di Maro, accusato di aver aggredito un docente dell'Istituto Gallozzi.
Il rinvio a giudizio è stato disposto dal Pubblico Ministero Armando Bosso, a seguito delle indagini condotte dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Commissariato locale.Potrebbe interessarti
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In quel momento, alcuni genitori stavano protestando contro un insegnante. Improvvisamente, l’uomo si scagliò con violenza contro il professor Giuseppe Morelli, colpendolo con un pugno al volto. L'aggressione provocò gravi lesioni al docente, inizialmente giudicate guaribili in 20 giorni, ma successivamente protrattesi fino a 80 giorni a causa di complicanze al bulbo oculare.
Le accuse e il processo
Il capo d’imputazione a carico di Di Maro è aggravato dal fatto che il professor Morelli rivestiva il ruolo di pubblico ufficiale, sia in qualità di docente di ruolo, sia come vicepreside dell’istituto. L’indagine è partita dalla denuncia-querela presentata dallo stesso Morelli, assistito dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, presso il Commissariato della Polizia di Stato. Dopo accurate indagini, l’aggressore è stato identificato e ora si prepara ad affrontare il processo, durante il quale la vittima si costituirà parte civile, rappresentata dall'avvocato Gaetano Crisileo.












































































Commenti (1)
Il caso sembra molto serio e mette in luce la violenza che a volte avviene nelle scuole, ma è importante anche capire le motivazioni dietro l’azione di Di Maro. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che si possa trovare una soluzione giusta per tutti.