Il disegno di legge propone di aumentare il numero di rate, senza anticipo, per il pagamento dei debiti pregressi, nonché aumentare l’arco temporale in cui rimediare a eventuali ritardi al fine di non decadere dalla rottamazione.
Il disegno di legge presentato al Senato, inizia il suo iter presso la Commissione Finanze. Ciò avverrà in sede redigente, un procedimento legislativo con cui è previsto che la commissione competente apporta modifiche al testo e approva i singoli articoli, mentre l’approvazione finale, senza ulteriori modifiche, è riservata all’Aula.
Ciò significa che il disegno di legge, una volta calendarizzato, potrebbe seguire un iter spedito per poi passare alla Camera dei deputati.
Nel testo presentato si propone di estendere il numero di rate richiedibili fino a 120, da dilazionare in un massimo di dieci anni. Inoltre, per chi dovesse ritardare il pagamento previsto nel proprio piano, è prevista la decadenza dalla rateizzazione dopo il mancato pagamento di otto rate.
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La proposta del disegno di legge sembra interessente ma ci sono molte domande su come saranno gestiti i ritardi. È importante che ci sia chiarezza e trasparenza nelle regole, altrimenti potrebbe creare confusione tra i cittadini.