La Protezione civile ha denunciato che “c’è stato un afflusso costante di un migliaio di persone, posteggio selvaggio ai margini delle strette strade e impossibilità di passaggio dei mezzi di soccorso”, dopo che “il fronte lavico, poco alimentato, ha superato la pista Altomontana e supera quota1.900 metri e non ci sono state più esplosioni freatiche”.
Lo ha scritto sui social il capo dipartimento della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, sottolineando che ha “comunicato la situazione di rischio al prefetto per attivare le Forze dell’ordine e la polstrada”.
La Protezione civile ha attivato quattro sue associazioni di volontariato, da Belpasso, Ragalna, Nicolosi e Adrano per dare assistenza alla popolazione e per indurre gli automobilisti a non percorrere le strade già intasate. Una situazione che ricorda l’assalto a Roccaraso, ma con pericoli maggiori perché in questo caso sono state bloccate le vie di fuga e di emergenza.
on dover leggere la solita notizia di qualche “incauto” turista da salvare. Quindi, magari pensare prima di intraprendere escursioni, grazie.
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