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Duplice omicidio di Miano: c'è una pista che porta ai Cifrone

Il post enigmatico di Salvatore Avolio, una delle vittime: "Siete bandiere che non ci appartengono"
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Napoli - E' nuovo attacco dei Cifrone-Scognamiglio, noti come il gruppo di "Miano di sopra", contro i Pecorelli-Catone, il clan di "Miano di sotto",  dietro il duplice omicidio dell'altra sera in via Janfolla.

Le due vittime Francesco Abenante, 34 anni, e Salvatore Avolio, 32 anni, legati al gruppo dei Pecorelli-Catone sarebbero state eliminate perchè in maniera particolare il primo (vero obiettivo dei killer) negli ultimi tempi aveva assunto il ruolo di capo nella zona.

Gli arresti e l'inchiesta che ha colpito la famiglia Pecorelli l'altra settimana hanno indotto il gruppo nemico di passare all'attacco eliminando colui che stava taglieggiando i commercianti della zona.

Era uscito dal carcere da pochi mesi e stava anche gestendo il traffico di droga con il controllo di alcune piazze di spaccio.

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I suoi movimenti sono stati studiati per alcune settimane e così l'altra sera si è passati all'azione.

Salvatore Avolio, a cui avevano ammazzato il fratello Antonio nel 2021 era molto attivo sui social e gli inquirenti stanno cercando di analizzare i suoi messaggi. Uno molto enigmatico di qualche tempo fa lo vede con la bandiera della Spagna.

E poi una voce in sottofondo che recita: "Siete bandiere che non ci appartengono. Sbattete come sbatte il vento, dove trovate la convenienza. ma non ci potete mai appartenere"

Il duplice omicidio dell'altra sera riporta il quartiere di Miano al centro della cronaca nera. Al centro del conflitto ci sarebbe l’eredità del clan Lo Russo: il controllo camorristico sul territorio e un presunto tesoretto accumulato attraverso attività illecite, alcune delle quali legate anche a Dubai, secondo fonti investigative.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 6 Febbraio 2025 - 07:52 - Giuseppe Del Gaudio

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