Salerno – "Il sovraffollamento è il primo problema che emerge dalla mia visita nel carcere di Fuorni". Lo ha dichiarato Samuele Ciambriello, garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, al termine dell’ispezione nella casa circondariale di Salerno.
Accolto dalla direttrice Gabriella Niccoli e dalla vicedirettrice Belen Suozzo, Ciambriello ha sottolineato la necessità di potenziare e stabilizzare le figure di supporto psicologico e sociale. "Nel 2023 si è registrato un suicidio, 11 tentativi di suicidio, scioperi della fame e numerosi atti di autolesionismo", ha ricordato, esprimendo solidarietà all’agente aggredito ieri da un detenuto.
L’istituto ospita attualmente 503 uomini e 57 donne, a fronte di una capienza regolamentare di 376 posti, un dato che evidenzia il grave problema del sovraffollamento.Potrebbe interessarti
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Il garante ha inoltre ribadito la necessità di potenziare i dipartimenti di salute mentale, i SerD e le politiche di inclusione per i detenuti con disturbi psichiatrici, per evitare che il carcere diventi l’unica soluzione.
"Anche qui – ha sottolineato – ho incontrato persone con condanne inferiori a un anno. A livello nazionale sono 8.000 i detenuti in questa condizione, di cui 902 in Campania, senza reati ostativi. È urgente un provvedimento deflattivo da parte del Governo. Serve un indulto".







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