Un’ondata di attacchi informatici, attribuiti agli hacker filorussi di Noname057(16), ha colpito l’Italia per la terza mattina consecutiva, coinvolgendo istituzioni finanziarie, industrie degli armamenti e aziende del trasporto pubblico. Tra le vittime figurano nomi noti come Mediobanca, Nexi, Benelli, Fiocchi e Danieli, con diversi siti interessati che risultano inaccessibili a causa di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha prontamente agito per avvisare i soggetti colpiti e fornire supporto per il ripristino delle funzionalità dei servizi compromessi.
Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza, ha commentato la situazione in un’intervista a La Stampa, affermando: “Non sono in grado di dire se ci sia un mandante politico, perché nessuno lascia impronte digitali abbastanza riconoscibili. Certamente gli attacchi hanno una chiara ispirazione ideologica: le stesse gang criminali la enfatizzano apertamente”.
Frattasi ha anche sottolineato che “è in atto una serie di campagne DDoS ricorrenti, che spesso scattano in occasione di interventi istituzionali. In questo caso le parole di Mattarella”. Ha spiegato che queste offensive hanno anche uno scopo di disinformazione e mirano a compromettere il discorso pubblico, con l’intento di far apparire vulnerabile un Paese occidentale fedele alla linea europea.
Nonostante l’aumento degli attacchi, “abbiamo iniziato a fronteggiare questa minaccia molto bene”, ha dichiarato Frattasi in un’intervista al Corriere della Sera. Il direttore ha messo in evidenza la familiarità con gli hacker filorussi, affermando: “Gli hacker filorussi di ‘NoName057’ li conosciamo bene, almeno da due anni”. Ricordando un episodio del 2023, ha citato il momento in cui il gruppo ha pubblicato una sua foto in un contesto beffardo per evidenziare la vulnerabilità della sicurezza informatica in Italia.
Frattasi ha evidenziato i progressi fatti: l’incidenza della dannosità degli attacchi DDoS è diminuita dal 19 al 15%, mentre il numero totale di attacchi è aumentato da 319 a 519. Inoltre, ha rassicurato sulla natura del gruppo, affermando che “Non è un gruppo che agisce da uno scantinato, ma nemmeno una minaccia così pericolosa”.
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L'attacco informatico in Italia, come si vede nel articolo, sono molto preoccupante. È importante che le istituzioni reagiscano rapidamente e che ci sia una cooperazione tra le aziende per proteggere i dati dei cittadini e migliorare la sicurezza.