CASERTA – Sconto di pena in appello per Ivano Belforte, 22 anni, nipote dei capi storici del clan Belforte di Marcianise: la Corte d’Appello di Napoli ha inflitto al giovane una condanna a otto mesi di carcere, riducendo la pena rispetto ai 3 anni e 8 mesi decisi in primo grado.
Il caso, inizialmente qualificato come usura e poi come estorsione, è stato infine derubricato a esercizio arbitrario delle proprie ragioni.Potrebbe interessarti
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Secondo l’accusa, Belforte jr avrebbe usato toni intimidatori: “Ti sparo... vengo fino a casa tua e ti spacco la testa... Ti aspetto sotto casa tua e vedi cosa succede questa notte se non mi ridai i soldi”. Queste frasi, denunciate dalla vittima alla Guardia di Finanza, avevano portato a una contestazione di usura, poi trasformata in estorsione durante il giudizio di primo grado davanti al gip di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Vecchiarelli.
In appello, però, il reato è stato ulteriormente ridimensionato, portando allo sconto di pena per Belforte jr e all’assoluzione di Larino, condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi. Non è la prima volta che Belforte jr finisce sotto i riflettori della giustizia. Nell’ottobre scorso era stato arrestato per una presunta estorsione e rapina legata a una bicicletta elettrica, ma il gip escluse l’accusa di rapina, disponendo la sua liberazione con l’obbligo di firma per la contestazione residua di estorsione.






