Una truffa da quasi 200mila euro ha coinvolto 30 persone, tra cui insospettabili professionisti, che avrebbero ottenuto risarcimenti per incidenti mai accaduti dalla compagnia assicurativa UnipolSai.
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L’indagine, avviata a Bologna sotto la guida del pm Tommaso Pierini, ha portato alla conclusione delle indagini preliminari. Gli atti sono stati notificati dalla polizia municipale di Angri, guidata dalla comandante Anna Galasso.
Nel Salernitano vivono 24 degli indagati, quasi metà dei quali ad Angri, all’ombra del Castello Doria. Secondo la Procura, gli indagati avrebbero fabbricato prove, inclusi referti ospedalieri falsificati, con errori persino nei nomi dei medici. Alcuni centri di fisioterapia riportati nei documenti non erano neppure autorizzati a operare.
Tra i coinvolti figurano nomi di rilievo, tra cui un avvocato di Angri, uno di Salerno e uno di Pagani, oltre ai titolari di due studi di infortunistica, uno a Maiori e l’altro ad Angri. Una rete articolata di presunti illeciti che ha acceso i riflettori su un sistema fraudolento dai risvolti ancora da chiarire.
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