Il giornalista Andrea Scanzi ha recentemente condiviso il proprio punto di vista in merito alla classifica degli artisti più ascoltati su Spotify nel 2024, utilizzando il suo canale YouTube come piattaforma per esprimere le sue opinioni. La sua analisi critica si è concentrata in particolare su alcuni artisti della scena trap italiana, tra cui Geolier.
Scanzi ha evidenziato come la musica, simile a qualsiasi forma d’arte, possa fungere da riflesso della società contemporanea. Questo concetto ha guidato il suo commento riguardo gli artisti che dominano le classifiche italiane, suggerendo che la popolarità di certi generi musicali possa dire molto sui gusti e le tendenze del momento.
“La musica è una cartina tornasole fondamentale di una società. Così come tutta l’arte, va di pari passo con la qualità di un popolo e di un’epoca”, ha spiegato Scanzi. “Cioè, capite? Primo posto Geolier. Uno che non ha nessun talento. Napoli, una città che ha partorito musica straordinaria come quella di Pino Daniele e James Senese, oggi porta in vetta Geolier. Ma di cosa stiamo parlando?”
E senza peli sulla lingua attacca tutti i rapper: “Sfera Ebbasta, Lazza, Tedua, Anna, Guè, Kid Yugi, Capo Plaza, Shiva e Tony Effe. Non c’è speranza. Chi ascolta questa roba non può votare bene, e infatti non vota o vota politici imbarazzanti”. “I p’ me, tu p’ te” di Geolier secondo classificato all’ultimo Festival di Sanremo. “Un titolo che sembra un codice fiscale e che ascoltare equivale a darsi una martellata in testa”.
E poi la conclusione politico sociologica: “Come un tuono di Rose Villain? Sesso e Samba di Tony Effe, che è la canzone più brutta dell’universo? Ragazzi, siamo seri. E voi vi stupite se il Paese va a rotoli?”.
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Scanzi ha ragione, ma non so se Geolier è proprio l'esempio giusto. La musica oggi è strana e non capisco bene che messaggi manda. A volte sembra solo rumore, ma forse è quello che vuole la gente.