RI/NATI: un ponte di Arte, Cultura e Integrazione nel cuore di Napoli

Napoli diventa il centro di un dialogo artistico e culturale con il progetto RI/NATI, che si terrà dal 12 al 22 dicembre. Questa iniziativa, parte della rassegna Altri Natali 2024, è sostenuta dal Comune di Napoli e si propone di celebrare l’integrazione e la multiculturalità attraverso una serie di eventi che spaziano dalla musica alla formazione artistica.

Gli appuntamenti si svolgeranno nella storica Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, recentemente restaurata, e comprenderanno concerti, reading e workshop aperti al pubblico.

Valore Artistico e Culturale

RI/NATI è pensato come un ponte tra le diverse culture che popolano Napoli, unendo giovani di seconda generazione e artisti locali attraverso l’arte e la musica. Il progetto si concentra sull’esplorazione delle radici culturali e sulla ricerca di nuove forme di espressione artistica, enfatizzando l’importanza della diversità come fonte di creatività. La Chiesa di Santa Croce e Purgatorio, situata in Piazza Mercato al centro di Napoli, fungendo da scenario ideale, simboleggia l’apertura storica della città alle influenze culturali globali.

Erano truffatori di Marano in fuga le due vittime dell’incidente a Rivisondoli 27 Luglio 2025 - 14:10

Un Programma Ricco e Coinvolgente

La programmazione di RI/NATI include esibizioni live e reading di artisti affermati come Raiz, Peppe Servillo e Simona Boo, insieme a workshop di formazione per giovani interessati a esplorare il mondo del rap e della musica cantautoriale.

Tra i momenti salienti del programma: – Il 12 dicembre, ore 20: Reading con RAIZ feat. Paolo Polcari – Il 15 dicembre, ore 9:30-16:30: Workshop di scrittura testi rap con Oyoshe – Il 22 dicembre, ore 20: Live di Linda Feki Gli eventi offrono un’opportunità unica di partecipazione per il pubblico locale, promuovendo l’incontro e la condivisione tra le diverse comunità attraverso il linguaggio universale della musica. La manifestazione non solo arricchisce l’offerta culturale della città ma dimostra come le arti possano fungere da veicolo di sviluppo e integrazione sociale.