Non si è ancora trovato un accordo per il nuovo presidente della Lega Serie A. Durante l’assemblea odierna, Ezio Simonelli, candidato alla presidenza, ha raccolto 13 voti, uno in meno rispetto ai 14 richiesti dallo statuto per raggiungere il quorum necessario all’elezione. Il risultato riflette una spaccatura tra i club.
Sei sono state le schede bianche, segno di indecisione o disaccordo, mentre un voto è stato indirizzato a sorpresa a Mario Draghi, ex presidente del Consiglio, un gesto probabilmente simbolico o provocatorio. Non ci sarà una seconda votazione nella giornata di oggi. I rappresentanti della Serie A hanno deciso di aggiornare la questione a una nuova assemblea, che dovrà essere convocata nei prossimi giorni.
Il nodo della presidenza resta dunque aperto, con il rischio di prolungare l’impasse decisionale in un momento cruciale per il futuro del calcio italiano. Restano ora da capire le strategie dei club: si insisterà su Simonelli cercando di ottenere i consensi mancanti, o emergerà un nuovo nome in grado di ricompattare la Lega? La partita politica è ancora tutta da giocare.
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E' strano che non se riesce a trovare un accordo per il presidente della Lega Serie A. I voti sono stati pochi e anche le schede bianche dimostrano che ci sono disaccordi tra i club, e io spero che si possa trovare una soluzione presto.