La tragedia che ha colpito Calenzano, in provincia di Firenze, si aggrava con il ritrovamento del corpo dell’ultimo disperso nell’esplosione del deposito di carburante Eni avvenuta ieri. Il bilancio ufficiale è ora di cinque vittime, mentre le condizioni di due feriti ricoverati al Cisanello di Pisa continuano a destare “molta preoccupazione”, come riferito dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Finora è stata identificata una sola delle vittime, Vincenzo Martinelli, 51 anni. Gli altri deceduti sono Carmelo Corso, 57 anni, di Catania; Davide Baronti, 49 anni, di Novara; Gerardo Pepe, 46 anni, cittadino tedesco residente in Italia; e Fabio Cirielli, 46 anni, di Matera. Gli accertamenti tramite DNA saranno necessari per associare con certezza i nomi ai resti recuperati.
Tre persone rimangono ricoverate in ospedale a seguito dell’esplosione. Un operaio è curato all’ospedale di Careggi a Firenze, mentre due sono al Cisanello di Pisa, uno dei quali trasferito ieri sera dal policlinico fiorentino. Le loro condizioni sono gravi a causa delle ustioni riportate. Altri quattro feriti inizialmente ricoverati a Careggi sono stati già dimessi.
Nella giornata di ieri, altri 19 feriti si sono presentati autonomamente in diversi presidi ospedalieri della zona. Quattordici persone sono state assistite a Prato, tre a Torregalli, altre tre a Empoli e una al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri. Tutti sono stati dimessi.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha espresso la vicinanza delle istituzioni ai feriti e alle famiglie delle vittime. “Continuiamo a seguire con attenzione la vicenda e la Regione, in tutte le sue articolazioni, è impegnata con il suo sistema sanitario per garantire il massimo supporto”, ha dichiarato Giani.
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