Foto: Leonardo Aerostrutture
Lunedì 11 novembre i lavoratori di Leonardo Aerostrutture scenderanno in sciopero per due ore in tutti i siti italiani, a seguito delle recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di Leonardo. A proclamarlo sono le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, che esprimono forte preoccupazione per il futuro del settore aerostrutture e il destino di oltre 4.000 dipendenti.
Il motivo della protesta è l’annuncio da parte dell’azienda di un possibile scorporo del settore aerostrutture, che secondo i sindacati rischierebbe di “spaccare il Paese” e lasciare senza prospettive migliaia di lavoratori, in particolare nel Sud Italia, già segnato dalle difficoltà della produzione presso il sito di Grottaglie. “Siamo basiti dalle parole dell’AD,” affermano le rappresentanze sindacali. “Leonardo cresce in ordini e risultati, ma ora si rischia di emarginare una parte fondamentale dell’azienda, colpita dalle difficoltà di Boeing.”
I sindacati denunciano inoltre la mancanza di chiarezza da parte dell’azienda, accusata di non fornire indicazioni concrete sulle reali intenzioni rispetto alla sorte della divisione aerostrutture, contraddicendo le promesse di dialogo fatte durante i recenti incontri con i rappresentanti dei lavoratori.
“Non accetteremo di sederci a discutere senza un piano chiaro,” dichiarano Fim, Fiom e Uilm, sottolineando come le recenti dichiarazioni non solo mettano in discussione il futuro del settore aerospaziale nel Sud Italia, ma violino anche le buone pratiche di relazioni industriali stabilite solo pochi mesi fa.
Per queste ragioni, le segreterie nazionali invitano tutte le Rsu della Divisione Aerostrutture a informare i lavoratori della gravità della situazione e a partecipare allo sciopero di lunedì, che seguirà le assemblee con i dipendenti in tutti i siti. “I lavoratori meritano rispetto,” concludono i sindacati. “Non sono un vuoto a perdere, e difenderemo con forza il loro futuro e il valore del lavoro industriale in Italia.”
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