Dopo il pareggio casalingo contro il Napoli, il centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu ha parlato con franchezza della prestazione della squadra e delle sue sensazioni personali. Il giocatore turco, protagonista di una prova di grande intensità, ha mostrato delusione per il risultato e per l’errore dal dischetto, ma anche consapevolezza del lungo cammino che attende l’Inter in campionato.
“Credo che, nonostante l’impegno ravvicinato di mercoledì, oggi abbiamo dominato la partita,” ha dichiarato Calhanoglu, riferendosi alla sfida di Champions League contro l’Arsenal. “Meritavamo qualcosa in più, abbiamo giocato molto bene, ma siamo stati sfortunati. Mi dispiace tanto per il rigore sbagliato: sapevo che prima o poi sarebbe potuto succedere, ma è brutto che sia successo proprio oggi, in una partita così importante per noi.”
Nonostante il rimpianto per l’errore dagli undici metri, Calhanoglu guarda ai lati positivi: “I numeri sono buoni, stiamo facendo una grande stagione e dobbiamo rialzarci subito. Il campionato è ancora lungo e il nostro obiettivo è continuare a competere ai massimi livelli.”
L’analisi del centrocampista si sposta poi sull’andamento del match e sulle difficoltà incontrate nel superare la solida difesa del Napoli. “È stata una partita intensa, con tanti duelli fisici e tattici. Abbiamo cercato spesso i nostri attaccanti, ma i difensori del Napoli hanno fatto un ottimo lavoro nel bloccarci. Nel secondo tempo siamo riusciti a sviluppare meglio il nostro gioco sulle fasce, sfruttando Dumfries e Dimarco, ma non siamo riusciti a concretizzare. Peccato, perché credo che avremmo meritato di più di un 1-1.”
Calhanoglu ha poi espresso un’opinione sulla competizione di quest’anno in Serie A, sottolineando il livello equilibrato del torneo: “Tante squadre si sono rinforzate, ci sono stati tanti nuovi arrivi e il livello si è alzato. Noi, invece, siamo rimasti praticamente gli stessi rispetto all’anno scorso, a parte due o tre innesti. Il campionato è lungo, ed equilibrato, e noi stiamo dando il massimo per rimanere al vertice. Non è semplice giocare ogni due o tre giorni, soprattutto dopo partite impegnative come quella contro l’Arsenal e poi subito contro una squadra di qualità come il Napoli.”
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