Gennaro Marino
Maxi sequestro da 19 milioni di euro: svelato l’intricato sistema di intestazioni fittizie dell’ex boss delle “Case Celesti”.
Punti Chiave Articolo
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Napoli su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso di svelare l’articolato sistema di intestazioni fittizie utilizzato da Gennaro Marino detto McKay per occultare il suo enorme patrimonio, frutto di decenni di attività illecite.
Un’inchiesta complessa, supportata dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire l’impero economico edificato da Marino. Attraverso un’attenta analisi dei flussi finanziari e delle movimentazioni immobiliari, gli investigatori hanno tracciato un quadro dettagliato delle attività illecite dell’ex boss, che spaziavano dal traffico di stupefacenti al riciclaggio di denaro sporco.
Il sequestro ha riguardato un’ampia gamma di beni, tra cui lussuose ville ubicate in zone strategiche di Napoli e provincia, aziende operanti in diversi settori, conti correnti bancari e polizze assicurative.
Tutti questi beni, formalmente intestati a 5 prestanome e familiari, erano in realtà riconducibili a Marino, che li utilizzava per reinvestire i proventi delle sue attività criminali.
Il decreto di sequestro è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione (presidente Teresa Areniello) del Tribunale di Napoli su richiesta del sostituto procuratore Vincenza Marra. I sigilli delle fiamme gialle hanno riguardato, in particolare, 18 unità immobiliari tra Napoli, Melito di Napoli, Vitulazio (Caserta) e Corigliano Calabro (Cosenza) e i compendi aziendali di due imprese per la distribuzione di carburanti e la compravendita immobiliare con sede a Napoli ed Arzano.
L’operazione rappresenta un duro colpo alla capacità economica della camorra napoletana e dimostra l’efficacia dell’azione congiunta di magistratura e forze dell’ordine nel contrastare i fenomeni mafiosi. Il sequestro dei beni illeciti consentirà di sottrarre alla criminalità organizzata ingenti risorse economiche e di restituirle alla collettività.
L’ex boss è detenuto dal 2004 per condanne passate in giudicato che l’hanno colpevole di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, sequestro di persona, distruzione di cadavere, detenzione e porto illegale di armi da fuoco
Caserta – Tentano il furto di carburante da un veicolo parcheggiato in una proprietà privata… Leggi tutto
Napoli punta a incrementare la sicurezza urbana attraverso un ambizioso piano di potenziamento della videosorveglianza.… Leggi tutto
La Corte di Cassazione ha annullato la condanna per tentato omicidio inflitta in primo e… Leggi tutto
Napoli - Cresce la preoccupazione tra le famiglie della provincia nord di Napoli per il… Leggi tutto
Scafati – Una donna di 45 anni è finita sotto indagine con l’accusa di maltrattamenti… Leggi tutto
Bit Generation Live Party, che si terrà il 9 maggio 2025 alle ore 21:00 presso… Leggi tutto