G.R. evita la sorveglianza speciale ad Avellino
Un tribunale di Ancona ha condannato due uomini, rispettivamente di 27 e 23 anni, per aver adescato una minorenne di 15 anni attraverso il social network Instagram. I due, approfittando della giovane età e dell’ingenuità della ragazza, l’hanno convinta a condividere con loro materiale fotografico intimo e a partecipare a videochiamate a sfondo sessuale.
Le indagini hanno rivelato una strategia ben precisa da parte degli imputati: l’instaurazione di un rapporto di fiducia con la vittima attraverso lusinghe, complimenti e promesse di affetto. Una volta conquistata la sua fiducia, i due uomini hanno iniziato a fare richieste sempre più esplicite, minacciando di interrompere la relazione nel caso in cui la ragazza avesse rifiutato.
Le azioni dei due uomini hanno avuto un profondo impatto sulla vita della giovane vittima, che si è trovata a dover affrontare un trauma psicologico significativo. La diffusione di materiale intimo senza il consenso della persona rappresenta un reato grave, con conseguenze a lungo termine sulla reputazione e sull’autostima della vittima.
La sentenza
Il tribunale ha riconosciuto la gravità dei fatti e ha condannato i due uomini, infliggendo loro pene severe. La sentenza rappresenta un importante precedente giurisprudenziale e un monito per tutti coloro che si macchiano di reati simili.
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