In una operazione congiunta, la Guardia di Finanza di Bologna, coordinata dalla Procura della Repubblica e dal Pubblico Ministero Stefano Dambruoso, ha messo a segno un duro colpo ad un sistema corruttivo che garantiva il rilascio di diplomi di maturità in modo illecito.
L'indagine, durata mesi, ha portato alla luce un'organizzazione criminale che, attraverso un centro di formazione con sede a Bologna, offriva a studenti scarsamente preparati la possibilità di ottenere il diploma di maturità in modo fraudolento.
Il sistema truffaldino
Il meccanismo era semplice ma efficace: gli studenti, attirati dalla promessa di un titolo di studio senza lo sforzo richiesto, versavano una somma di denaro pari a circa 3.000 euro, ben al di sopra dei costi previsti dalla normativa vigente.
In cambio, venivano indirizzati verso scuole paritarie compiacenti, situate a Fermo e Portici, dove, a prescindere dalle loro effettive competenze, veniva garantito il superamento degli esami di Stato.Potrebbe interessarti
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Le indagini e i risultati
Le Fiamme Gialle, attraverso intercettazioni telefoniche, analisi documentali e testimonianze, hanno ricostruito nel dettaglio le modalità operative dell'organizzazione criminale.
Sono emerse prove inconfutabili sulla falsificazione delle presenze a lezione, sull'alterazione dei voti e sulla creazione di falsi attestati di frequenza. Inoltre, sono stati sequestrati numerosi documenti contabili che hanno permesso di quantificare il volume d'affari illecito generato dal sistema.






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