Rivoluzione sanitaria nei carceri campani: i detenuti malati di tumore ora hanno accesso alle stesse cure degli altri pazienti.
Un’importante novità arriva dalla Asl di Caserta che, su indicazione del Presidente De Luca, ha esteso la Rete Oncologica Campana (ROC) anche agli istituti penitenziari della provincia.
Grazie a questa iniziativa, i detenuti con diagnosi di tumore potranno contare su un percorso di cura personalizzato e multidisciplinare, esattamente come i cittadini liberi. “È una vittoria per la dignità e i diritti di queste persone”, hanno commentato le associazioni.
In definitiva si vuole garantire, così, a tutti i pazienti oncologici reclusi, un’assistenza adeguata, competente e veloce pur permanendo presso le strutture carcerarie. Tanto in ossequio ai principi per i quali tutti i pazienti ammalati di tumore possano usufruire di un’assistenza oncologica di qualità.
Infatti con l’istituzione dei GOM (Gruppi Oncologici Multiprofessionali), tutti i cittadini affetti da patologie tumorali, liberi o reclusi, devono essere presi in carico dalla ROC e, per ognuno di essi, un gruppo di Specialisti Multidisciplinari, deve determinare la migliore strategia diagnostico terapeutica.
Tale organizzazione, inoltre, evita gravosi trasferimenti ai pazienti reclusi ed opera affinchè gli stessi possano ricevere, pur all’interno degli Istituti Penitenziari, una migliore assistenza oncologica.
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