Il processo a Carlo Marino e altri 13 imputati per turbativa d'asta e traffico di rifiuti è stato rinviato al 24 settembre.
Il dibattimento, inizialmente aperto al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stato sospeso per un'eccezione di competenza territoriale sollevata dalla difesa.
Le accuse. Gli imputati, tra cui il sindaco di Caserta Carlo Marino e il sindaco di Curti Antonio Raiano, sono accusati di aver truccato appalti pubblici nel settore della raccolta rifiuti in diverse province della Campania.
Al centro del processo c'è la figura di Carlo Savoia, imprenditore dei rifiuti ritenuto dalla DDA vicino al clan dei Casalesi.
Le eccezioni. Gli avvocati di alcuni imputati contestano la competenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sostenendo che il reato di traffico di rifiuti sia di competenza distrettuale e che il processo debba quindi svolgersi presso il tribunale di Napoli.
La questione era già stata sollevata in passato, con il tribunale di Napoli che si era dichiarato incompetente e aveva trasmesso gli atti a Santa Maria Capua Vetere.Potrebbe interessarti
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Gli assolti. Lo scorso anno, il GUP di Napoli aveva assolto in abbreviato sette imputati, tra cui l'ex assessore di Aversa Paolo Galluccio e l'imprenditore Michele Oliviero.
Le indagini. Il processo è nato da un'indagine della DDA di Napoli e dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe), avviata nel 2018 e sfociata in sei arresti nel dicembre 2021.
Secondo la Procura, l'imprenditore Carlo Savoia, con la complicità di alcuni sindaci e funzionari pubblici, avrebbe "aggiustato" almeno 44 gare d'appalto per la gestione dei rifiuti in diverse province della Campania.
Le parti civili. I Comuni di Caserta, Aversa e Curti si sono costituiti parti civili nel processo.
Prossime date. La prossima udienza del processo è fissata per il 24 settembre, quando i giudici decideranno sulla questione di competenza territoriale.


















































































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