La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 122 depositata oggi, ha dichiarato illegittima la norma che negava automaticamente i benefici alle vittime di mafia e criminalità organizzata se i loro parenti entro il quarto grado fossero stati indagati o sottoposti a misure di prevenzione.
La Consulta ha accolto la questione sollevata dalla Corte d'Appello di Napoli, ritenendo che la norma in questione, nella sua rigidità, fosse irragionevole e contrastasse con il diritto di difesa e di azione tutelato dall'art. 24 della Costituzione.
La Corte ha evidenziato che la norma creava una presunzione assoluta di non meritevolezza del beneficio, senza tenere conto delle singole situazioni e del reale distacco dei beneficiari da contesti criminali.
Tale presunzione, tra l'altro, rischiava di penalizzare proprio chi si fosse allontanato da ambienti malavitosi, subendo per questo isolamento e sofferenze.Potrebbe interessarti
Allarme minori violenti: esplode numero di tentati omicidi. Il Garante: “Stato intervenga prima, non dopo”
Totti e Noemi indagati per abbandono di minori: denunciati da Ilary Blasi
Colleferro, truffatore seriale napoletano incastrato dalla scaltra nonnina di 88 anni
Partorisce in casa, la neonata trovata con la testa nel water
Inoltre, la norma impediva alle vittime di dimostrare, in un giusto processo, la propria estraneità a qualsiasi coinvolgimento in attività illecite, violando così il loro diritto di difesa.
La Corte ha sottolineato che la valutazione della meritevolezza dei beneficiari deve essere attenta e rigorosa, ma non può basarsi su presunzioni generiche e ingiuste.
In tal senso, i legami di parentela o affinità devono essere oggetto di un vaglio ancora più incisivo, al fine di accertare l'assenza di qualsiasi contatto con ambienti criminali e la reale estraneità ai valori e alle logiche della mafia.
La decisione della Corte Costituzionale rappresenta un passo importante per garantire il diritto al sostegno e all'assistenza alle vittime di mafia e criminalità organizzata, anche quando i loro familiari siano stati coinvolti in vicende giudiziarie.






Lascia un commento