E’ stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno Raffaele Caiazzo l’uomo di Sant’Animo che la mattina del 9 giugno dello scorso anno uccise la nuora Maria Brigida Pesacane di 24 anni della quale si sarebbe invaghito e Luigi Cammisa, 29 anni il genero marito di una della sue figlie.
Accecato “da fantasie” perché credeva che i due avessero una relazione uccise prima lei e poi suo genero, rovinando per sempre la vita dei suoi due figli e dei suoi nipoti.
L’uomo non ha mai chiesto scusa ai suoi familiari e dopo un anno dal duplice macabro delitto è arrivata la sentenza pronunciata dai giudici del Tribunale di Napoli Nord.
Quella relazione extra coniugale era inesistente e frutto solo della sua morbosa fantasia verso la nuora.
Lui, operaio, era il marito della figlia; lei, casalinga, la moglie del figlio. Luigi, 29 anni, padre di due figli di 2 e 7 anni, venne ucciso alle 6.30, mentre andava sul posto di lavoro. Maria Brigida, 24 anni (i genitori sono stati difesi dall’avvocato Manuela Palombi, i fratelli dall’avvocato Marco Mugione) venne trovata senza vita nella sua abitazione.
Anche lei aveva due bambini di pochi anni. Tra le parti civili si è costituita anche la Fondazione Polis, rappresentata dall’avvocato Gianmario Siani
Castellammare di Stabia – Era sparito lo scorso gennaio, dopo aver ottenuto un permesso per… Leggi tutto
San Sebastiano – Notte di controlli a largo raggio dei Carabinieri di Torre del Greco… Leggi tutto
Aversa - Nonostante i suoi numerosi precedenti penali specifici e con la misura di prevenzione… Leggi tutto
Il boom turistico di Napoli sta favorendo da mesi il proliferare di bed&breakfast, spesso abusivi… Leggi tutto
Napoli – Un'ondata di civismo e amore per il territorio ha travolto la spiaggia di… Leggi tutto
Napoli - Un pezzo di storia industriale campana si prepara a diventare avanguardia tecnologica. Nell'area… Leggi tutto