Oggi si è tenuto un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per discutere la vertenza Jabil, azienda che il 30 aprile scorso aveva annunciato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Marcianise.
Fim, Fiom e Uilm hanno espresso la loro ferma opposizione alla chiusura del sito, ribadendo la necessità che Jabil si assuma le proprie responsabilità e rimanga a Marcianise.
I sindacati denunciano che l'azienda, dopo aver usufruito di ammortizzatori sociali e proposto piani di reindustrializzazione falliti, ora propone l'ennesimo piano di cessione che porterebbe solo a ulteriori dismissioni.Potrebbe interessarti
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"Non siamo disponibili a reindustrializzazioni che comportano la perdita di posti di lavoro in un territorio già pesantemente colpito dalla desertificazione industriale", affermano i sindacati. "Chiediamo a Jabil di restare a Marcianise e di investire nel futuro del sito e dei suoi lavoratori."
Domani è previsto uno sciopero territoriale dei metalmeccanici di Caserta per protestare contro la chiusura di Jabil e per rivendicare il diritto al lavoro e allo sviluppo del territorio.
Nelle prossime ore l'azienda si è impegnata a fornire risposte alle richieste dei sindacati.











































































