Dopo la vittoria dello scudetto e il nuovo ruolo in Nazionale, Luciano Spalletti sembrava non voler concedere più l’intervista per il film ‘Sarò con te’, uscito a inizio mese. “Non sono importante, non sono più l’allenatore del Napoli, non serve…”. Lo ha rivelato Andrea Bosello, classe ’75, regista e produttore del film omaggio alla conquista del tricolore da parte del Napoli.Bosello, friulano di nascita ma napoletano di adozione, ha rivelato quanto sia stato difficile convincere Spalletti a concedere l’intervista. “Ogni settimana tornavo da Spalletti pensando che fosse solo ritrosia e continuava a dire ‘no’, finché un giorno lo misi nell’angolo e gli dissi: ‘Luciano, senza di te il film non ha senso.
Quindi, o facciamo questa intervista, o sarai responsabile del mio licenziamento!'”, ha dichiarato Bosello.Dopo un lungo corteggiamento, Spalletti ha finalmente accettato.
Bosello ha descritto l’incontro come “molto bello, vero”, e ha sottolineato che l’intervista è stata inserita integralmente nel film, senza censure.Spalletti, come sempre, ha dato il massimo di sé stesso e per ringraziare la troupe ha persino regalato una cassa del vino di sua produzione.
Il regista ha condiviso alcuni dettagli inediti dell’incontro con Spalletti, raccontando dell’atmosfera del suo ufficio e delle sue parole profonde. “Quando sono entrato nel suo ufficio la prima volta, mi dissero ‘se la porta è chiusa, allora non puoi entrare, se, invece, è aperta, sei il benvenuto’.Per fortuna era aperta, e lì ho scoperto che quell’ufficio era anche la sua casa”, ha raccontato Bosello.
Il film “Sarò con te”, frutto del lavoro di documentaristi, è stato girato principalmente all’interno dello spogliatoio del Napoli, diventato campione dopo 33 anni di attesa. È un vero e proprio dietro le quinte calcistico, con testimonianze esclusive dei protagonisti e dei tifosi napoletani, sia residenti in città che sparsi per il mondo.Uscito nelle sale ai primi di maggio, il film ha registrato un record di incassi e spettatori, confermando l’entusiasmo intorno alla storia del Napoli e alla sua vittoria tanto attesa.
Oltre alla figura di Spalletti, il film cattura l’anima variegata e contraddittoria di Napoli, vestita a festa per i suoi beniamini, e offre uno sguardo privilegiato su una città desiderosa di felicità.
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