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Caivano: minacce e paura dopo gli sgomberi nella 167, don Patriciello denuncia un clima pesante

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Un clima di tensione e paura si respira a Caivano, in particolare nel quartiere Parco Verde, dopo l'annuncio degli sgomberi nella famigerata 167, considerata la più grande piazza di spaccio d'Europa.

Don Maurizio Patriciello, parroco anti-camorra e figura di riferimento per la comunità, ha denunciato durante un'omelia la domenica successiva all'annuncio degli sgomberi: "Guardate questi banchi: la chiesa si svuota. Chi sono le persone che vorrebbero occuparla? Perché i vostri figli non vengono più all'oratorio?".

Don Patriciello ha poi riferito di aver notato due auto sospette che stazionavano vicino alla chiesa e di aver ricevuto minacce. "Chi sono questi camorristi?", ha chiesto. "A chi e perché vogliono fare paura? Certamente non a me".

Domani la visita del prefetto

Domani il prefetto di Napoli Michele Di Bari visiterà Caivano per incontrare i rappresentanti delle famiglie che temono gli sgomberi. Un incontro difficile, che si preannuncia come un tentativo di mediare tra le ragioni dello Stato e quelle della gente del posto.

Molte famiglie che vivono nella 167, anche se non legate alla camorra - come riporta Il Corriere del Mezzogiorno - temono di dover lasciare le loro case. Il prefetto Di Bari ha assicurato che i casi saranno esaminati uno ad uno, ma la tensione rimane alta.

La situazione a Caivano è incerta e preoccupante. La speranza è che si trovi una soluzione che tuteli la legalità e allo stesso tempo tenga conto delle esigenze delle famiglie che non hanno nulla a che fare con la criminalità organizzata.

Articolo pubblicato il 26 Febbraio 2024 - 09:06 - Rosaria Federico

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