La Prefettura di Caserta ha disposto una vigilanza delle forze dell'ordine presso la residenza privata e il palazzo municipale del sindaco di Cellole, Guido Di Leone, dopo l'attentato incendiario avvenuto giovedì scorso.
Un'ordigno incendiario, una bottiglia molotov, è stata infatti lanciata nel corridoio del Comune attiguo all'aula del Consiglio comunale. Le fiamme hanno annerito pareti e soffitto, ma sono state prontamente spente da un impiegato con un estintore.
L'episodio è avvenuto mentre Di Leone era in Prefettura a Caserta per acquisire al patrimonio comunale una villa confiscata ad un boss della camorra casertana.
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I carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca stanno indagando sull'accaduto, ma al momento non sono state individuate le persone responsabili.
La coincidenza tra l'attentato e l'acquisizione della villa confiscata alla camorra è stata presa in considerazione, ma gli inquirenti ritengono che sia poco credibile. Infatti, non sono mai state denunciate minacce, pressioni o intimidazioni di matrice camorristica in relazione a tale bene.
Non è escluso che nei prossimi giorni possa essere assegnata una scorta al sindaco, che ha dichiarato di essere "sereno, perché abbiamo sempre operato per il bene comune. C'è sicuramente preoccupazione per quanto accaduto, speriamo che le forze dell'ordine facciano chiarezza quanto prima".






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