Il giudice di Napoli, Giovanna Ciervo ha evidenziato nelle motivazioni della sentenza di condanna di Giovanni Migliaccio, noto come Vanni, 64 anni, tecnico di laboratorio presso il dipartimento di Biologia dell'Università Federico II di Napoli, la sua condotta di abuso nei confronti delle studentesse, agendo "con disinvoltura, come se nulla fosse".
La sentenza, emessa lo scorso maggio e che ha portato a una condanna di sette anni di reclusione, ha anche imposto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Migliaccio, ora 65enne.
L'arresto di Migliaccio è avvenuto il 18 novembre 2022 grazie alle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo, sotto la guida del sostituto procuratore Luigi Santulli della IV sezione della Procura di Napoli, diretta dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone.Potrebbe interessarti
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Le indagini sono partite dalla denuncia di una delle vittime, mentre le altre sono state individuate attraverso post su Instagram, nei quali si invitavano le potenziali vittime a rivelare gli abusi subiti, anche solo attraverso email, a un ristretto gruppo di professoresse.
Il giudice ha sottolineato che si tratta di un fenomeno diffuso e strutturale in determinati contesti socio-culturali, in cui le vittime spesso esitano a denunciare per paura di ritorsioni da parte del soggetto che ha un potere, anche professionale, sulla vittima.
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