“Mi ritrovo involontariamente a fronteggiare una battaglia di cui non ero consapevole in passato. Prima, quando leggevo degli omicidi di donne, provavo dispiacere per le vittime e i loro familiari, ma poi giravo pagina.
Gli eventi che ho vissuto quest’anno, dalla perdita di mia moglie, hanno cambiato radicalmente la mia percezione del mondo. Desidero ringraziare mia moglie Monica per avermi insegnato l’essenza dell’amore”.
Ad affermarlo è Gino Cecchettin, il padre di Giulia, la 22enne che è stata uccisa a coltellate dall’ex Filippo Turetta intervistato da Fabio Fazio a ‘Che Tempo che fa’.
“Adesso mi trovo senza una moglie, senza una figlia e con una possibilità, quella di gridare che dobbiamo fare tutti qualcosa.La violenza sulle donne è un problema molto serio che va risolto.
Mia figlia Elena ha colto nel segno quando ha menzionato il concetto di patriarcato. Sosterrò tutte le sue battaglie; è una causa che riguarda ognuno di noi. “Patriarcato” implica un concetto di possesso, che è il cuore della questione.
Ancora oggi utilizziamo espressioni come “la mia donna”, che possono sembrare innocue, ma non lo sono”, ha aggiunto Cecchetin parlando a “Che tempo che fa” su Nove.
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