Filippo Turetta dovrà ricomparire davanti ai giudici tedeschi per dare la propria accettazione, o meno, alla richiesta di estradizione in Italia sulla base del nuovo mandato di arresto internazionale, riformulato dalla Procura di Venezia per l’ipotesi di omicidio volontario.
Lo ha spiegato oggi il Procuratore Bruno Cherchi. Il giovane aveva già acconsentito al trasferimento in Italia, durante l’udienza di convalida di ieri ad Halle sulla base del primo Mae con il quale è stato arrestato, aperto per l’iniziale ipotesi di tentato omicidio.
Il tribunale di Naumburg esaminera’ la richiesta di estradizione presentata dalla magistratura italiana per Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin. E’ quanto comunicato dalla stessa corte, come riferisce il quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”.
Ricercato con mandato di cattura europeo per l’assassinio di Cecchettin, Turetta e’ stato arrestato dalla polizia tedesca nella serata del 18 ottobre presso Lipsia, sull’autostrada A9, ed e’ da allora detenuto nel carcere di Halle.
Con il ritrovamento del corpo di Giulia, ha spiegato Cherchi, il titolo di reato è stato riformulato in omicidio volontario. Nell’ambito della convalida di questo provvedimento Filippo dovrà dare il proprio assenso all’estradizione.
Si è appreso intanto che l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, non appena la Procura potrà procedere alla nomina dei consulenti, propri e delle parti, si svolgerà nell’istituto di Medicina legale dell’Università di Padova.
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