foto di repertorio
La coesistenza e sovrapposizione dell’Influenza stagionale con il SARS-CoV-2 è una preoccupazione diffusa tra gli italiani.
Secondo una ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, l’associazione nazionale farmaci di automedicazione, il 66% delle donne italiane è preoccupata per la possibilità che i virus influenzali siano particolarmente contagiosi e virulenti nella prossima stagione influenzale. Questa preoccupazione è più diffusa tra le donne di età superiore ai 65 anni (77%) e tra le persone con problemi di salute preesistenti (82%).
Gli uomini, invece, sono più ottimisti.
Il 31,2% degli uomini italiani ritiene che il SARS-CoV-2 sia scomparso e non rappresenterà più una preoccupazione durante la prossima stagione influenzale. Questa convinzione è più diffusa tra gli uomini di età inferiore ai 24 anni (35%).
Il Professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, ritiene che la prossima stagione influenzale sarà di media intensità.
“Si prevede una decina di milioni di casi di altri virus influenzali cosiddetti ‘cugini’, che possono causare sintomi simili all’Influenza”, ha affermato Pregliasco. “Per questo, è fondamentale rimanere flessibili nelle strategie di prevenzione, promuovendo la vaccinazione e adottando opportune misure di igiene”.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per tutti gli adulti di età superiore ai 65 anni, per le persone con problemi di salute preesistenti e per le donne in gravidanza.
Anche se in lieve calo rispetto al 2022, il desiderio di vaccinarsi contro l’Influenza nella prossima stagione rimane alto, confermando un trend stabile rispetto al recente passato segnato dall’emergenza pandemica. Il 33% degli italiani ha l’intenzione di ricevere il vaccino antinfluenzale (- 5% rispetto al 2022), con una propensione particolarmente elevata tra gli over 65, con il 56,5% intenzionato a fare il vaccino.
La comunità scientifica e medica continua a monitorare attentamente l’efficacia dei vaccini e a migliorare le strategie di vaccinazione per proteggere al meglio la popolazione.
“I vaccini annuali sono già stati formulati e contengono la composizione specifica per la stagione in corso, che prevede anche la variante H1N1”, ha affermato Pregliasco. “Per quanto riguarda il Covid-19, invece, sono stati sviluppati vaccini specifici per le diverse varianti, compresa l’Omicron XBB e la Pirola. I dati disponibili finora indicano che questi vaccini hanno una buona capacità protettiva nelle nuove varianti emergenti, anche se non garantiscono una protezione al 100%”.
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