E' morta a Roma la scrittrice Michela Murgia. Aveva a 51 anni ed era malata da tempo di un carcinoma al quarto stadio, del quale aveva parlato pubblicamente a maggio in una intervista.
Aveva scelto di vivere pubblicamente il periodo della sua malattia, continuando a raccontarsi attraverso i suoi canali social. L'11 giugno, Murgia aveva annunciato il ritiro dagli incontri pubblici. Mentre a meta' luglio aveva sposato "in articulo mortis" Lorenzo Terenzi, attore, regista e musicista.
Dopo aver reso pubblica la sua malattia, la scrittrice ha raccontato sui social i momenti privati, celebrando la sua famiglia queer ma anche continuando le sue battaglie da attivista per i diritti.Potrebbe interessarti
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Da sempre impegnata nella battaglia per i diritti e la parita' di genere. Prima di dedicarsi all'attivita' di scrittrice ha svolto diversi lavori, tra cui insegnante di religione, poi portiera di notte e venditrice telefonica, consulente fiscale e dirigente in una centrale termoelettrica.
Murgia ha esordito con "Il mondo deve sapere" (2006), romanzo tragicomico proprio sulla realta' dei call center, che ha ispirato l'opera teatrale omonima e il film "Tutta la vita davanti" (2008). Molto legata alla sua terra natia, nel 2008 ha pubblicato "Viaggio in Sardegna". Con il suo romanzo piu' noto, "Accabadora"Â(Einaudi, 2009), aveva vinto il premio Campiello.
Il suo ultimo libro, "Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi" (Mondadori, 2023), e' entrato subito in vetta alle classifiche dei volumi piu' venduti. Tra le sue opere piu' note anche "Tre ciotole" e "Istruzioni per diventare fascisti".







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