La piccola Kata
“È impossibile che lei si perda, impossibile che si allontani da sola. Qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Io ho detto ai carabinieri chi possono essere queste persone.
Che me la riportino, non se la devono prendere con lei, questi problemi sono dei grandi non dei bambini. Non denuncio nessuno, ma per favore fate tornare a casa Kata, ridatemi la mia bambina”.
L’ha detto al Tg1 la madre della piccola Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina di origine peruviana di 5 anni della quale non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando non è più stata trovata nell’ex hotel Astor, nella zona nord di Firenze, dove vive con la famiglia.
Da ieri, alle ore 21, in coordinamento con la Prefettura di Firenze e in base a quanto definito nell’ambito della cabina di regia per il piano per le persone scomparse, la Protezione civile del Comune di Firenze ha impiegato 75 squadre di volontari.
Hanno il compito di perlustrare le strade indicate dai carabinieri per la ricerca della piccola Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina di origine peruviana di 5 anni della quale non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando non è più stata trovata nell’ex hotel Astor, nella zona di Novoli, dove vive con la famiglia.
E’ quanto rende noto sui social l’assessore comunale Titta Meucci, spiegando che nel giro di un’ora ieri avevano già risposto più di cento volontari e che quelli impiegati in totale sono stati 178, oltre a nove tecnici del Servizio di Protezione civile.
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