AGGIORNAMENTO : 29 Ottobre 2025 - 06:37
15.3 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 29 Ottobre 2025 - 06:37
15.3 C
Napoli

Traffico reperti archeologici, 51 gli indagati in tutta Italia

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Sono complessivamente 51 gli indagati nell'indagine chiamata "Canusium" dei carabinieri del nucleo tutela del patrimonio, del Ros e dei comandi provinciali di diverse regioni italiane, che ha portato oggi alla esecuzione di 21 provvedimenti cautelari, di cui 16 arresti - tra detenzione carceraria e domiciliare - e cinque obblighi di dimora e firma.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno accertato l'esistenza di una associazione per delinquere - con base operativa a Canosa di Puglia (Barletta - Andria - Trani) - finalizzata allo scavo clandestino, furto, ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici.

Il gruppo, secondo gli investigatori, aveva dei tombaroli che si occupavano di scavi illeciti e ricettatori - della zona e di aree diverse dalla Puglia - che con l'aiuto di trafficanti di reperti archeologici piazzavano vasi e monete su mercati clandestini internazionali e nazionali.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suItalia

In questo modo gli indagati avrebbero avviato un "fiorente canale commerciale di monete archeologiche" che dalla Puglia e Campania "venivano cedute dai vari ricettatori ai diversi trafficanti internazionali" che le immettevano sul mercato illecito globale attraverso case d'asta estere".

Nel corso dell'attività investigativa sono state recuperate e sequestrate diverse migliaia di reperti archeologici, tra ceramiche e monete in oro, argento e bronzo, 60 tra metal detector e arnesi utili allo scavo clandestino oltre a documentazione contabile relativa alle transazioni illecite in Italia e con l'estero.

Sono inoltre una cinquantina le perquisizioni eseguite in più comuni di Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio e Puglia. Per le indagini è stata - viene spiegato - di "fondamentale importanza la consultazione della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" del ministero della Cultura, in via esclusiva gestita, alimentata e sviluppata sul piano tecnologico dai Carabinieri dell'Arte" in cui sono conservati più di 1,3 milioni di file relativi a opere da ricercare.

Articolo pubblicato il 24 Maggio 2023 - 14:13 - A. Carlino

Notizie del giorno

Primo piano

Podcast

  • Napoli, "Il paese è nostro e il lavoro è nostro", le minacce all’imprenditore della bonifica Kuwait

  • Strage di Paupisi: Antonia Ocone si risveglia e riconosce i familiari

  • Il miracolo di Sara: mamma nonostante un cuore malato, grazie ai medici della Federico II

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!