Due giovani vengono ascoltati in questi minuti nella caserma dei Carabinieri di Sant'Anastasia nell'ambito delle indagini sulla sparatoria avvenuta all'esterno di un bar in piazza Cattaneo e nella quale sono rimaste ferite tre persone, padre, madre e figlia di 10 anni.
I due ragazzi vengono ascoltati dai Carabinieri e dal magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Non è chiaro se siano sentiti in qualità di sospettati o di persone informate sui fatti. Al momento non è stato spiccato alcun provvedimento di fermo in relazione alla sparatoria e al ferimento dei tre membri della famiglia.
Dalle indagini è emerso che a fare fuoco sarebbero stati due giovani, poco prima cacciati via dallo stesso bar di Sant' Anastasia, dove sono rimasti accidentalmente feriti padre, madre e una bimba di dieci anni.
A sparare due giovani poco prima cacciati da bar
I motivi dell'allontanamento non sono ancora noti ma sembrerebbe che i due giovani siano poi tornati entrambi con armi in pugno, non si esclude anche l'uso di un'arma lunga, per vendicarsi.Potrebbe interessarti
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Le condizioni di salute dei genitori della piccola non sono state giudicate gravi mentre più serie sono ritenute quella della bambina anche se - ma il condizionale è obbligatorio - la sua vita non sarebbe in pericolo. Non è chiaro se la famiglia sia stata colpita solo da schegge o anche da proiettili.
"Questa mattina ci siamo svegliati con la notizia dei dieci colpi d'arma da fuoco esplosi da due giovani a Sant'Anastasia, nel napoletano. Ancora una volta degli innocenti hanno rischiato la vita. Una famiglia di tre persone è stata raggiunta dai colpi, che hanno ferito alla testa una bambina di 10 anni.
Per fortuna è stato scongiurato il pericolo di vita, ma la piccola resta in gravi condizioni. Questo ennesimo episodio di violenza però ci porta, ancora una volta, a riflettere sulla facilità di imbracciare un'arma, sulla furia criminale nei nostri territori. Questo episodio, come i recenti a Pianura, Ponticelli devono portare le istituzioni a fare di più sia in termini di sicurezza che sull'educazione". A dirlo il referente di Libera Campania, Mariano Di Palma.



 
                                    

 
     



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