Napoli, donna caduta dal balcone a Porta Nolana: arrestato il marito
E’ stato arrestati nella notte, dopo un lungo interrogatorio il marito della donna di 43 anni caduta dal balcone al primo piano di un edificio di un palazzo a Napoli in via Lavinaio, nella zona di Porta Nolana. La donna sarebbe caduta a seguito di una violenta lite con l’uomo. Trasportata in codice rosso all’Ospedale del Mare, non è in pericolo di vita. I medici l’hanno stabilizzata e sottoposta a una serie di accertamenti per stabilire le fratture riportate.
Le indagini degli agenti del Commissariato Vicaria e della Squadra mobile di Napoli hanno ricostruito l’accaduto grazie alle testimonianze dei vicini e dei familiari della donna, pure lei sentite a sommarie informazioni grazie alla disponibilità dei medici e con tutte le cautele del caso visto le sue condizioni.
Appena le sue condizioni miglioreranno sarà ascoltata alla presenza del magistrato della Procura di Napoli, titolare dell’inchiesta per ripetere le accuse. Gli agenti vogliono stabilire eventuali responsabilità dell’uomo nella caduta della donna ma anche capire i motivi della lite.
La lite per motivi economici: il 42enne è accusato di tentato omicidio
dalle indagini è emerso che la lite è scoppiata per per motivi economici. La donna è finita in ospedale, lui è stato arrestato per tentato omicidio. Gli agenti, giunti sul posto, hanno notato personale del 118 soccorrere una donna; contestualmente, un uomo si è avvicinato raccontando di essere il compagno della vittima e di aver avuto con lei una violenta colluttazione.
I poliziotti, insieme ai colleghi della Squadra Mobile, hanno raggiunto in ospedale la vittima, che ha raccontato che il compagno, a seguito del suo rifiuto ad una richiesta di denaro, l’aveva colpita, raggiunta sul balcone dove avevano avuto una colluttazione, e infine spintonata facendola cadere nel vuoto.
Non è nota la prognosi della donna, che comunque non rischia la vita. L’uomo 42enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per tentato omicidio, rapina, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi.