La parola d’ordine è una e una sola.Si festeggerà al Maradona, solo e soltanto nel giorno in cui ci sarà certezza.
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E se tutto andrà come deve andare, allora la prima data utile per la festa scudetto del Napoli sarà quella del 7 maggio nello stadio napoletano contro la Fiorentina.Ed è lì, in quel momento, probabilmente già da campioni d’Italia, che le due curve, la A e la B, manifesteranno a pieno la loro gioia per il terzo scudetto.
Coreografie che sono ancora in cantiere, alle quali la società Calcio Napoli, con il presidente Aurelio De Laurentiis, vorrebbe partecipare economicamente.
Sciarpe e bandiere, innanzitutto, ma anche un grandissimo striscione che dovrebbe abbracciare tutta la curva, da una parte all’altra, come fu nel primo scudetto, quello del 1987, che ironia della sorte fu vinto dal Napoli il 10 maggio contro la Fiorentina.Si susseguono le riunioni tra i capi ultrà per gli ultimi dettagli.
Ma di sicuro si proverà a stupire l’Italia e il mondo che sarà collegato.Il popolo azzurro conta oltre un milione di tifosi sparsi in tutti i continenti.
E il sogno è lo stesso.Nella coreografia che probabilmente sarà raffigurata in un mega telo ci saranno il Vesuvio, il mare, e Diego.
Non è ancora chiaro come, e in parte è top secret.L’invito, poi, sarà quello di festeggiare con moderazione, o meglio senza eccessi e soprattutto evitando di distruggere la città.
Le curve ripetono da tempo l’invito anche con un volantino a essere civili, non imbrattare la città, non danneggiare o vandalizzare monumenti.Di festeggiare sì con il folclore e la creatività che appartiene al popolo partenopeo, ma di farlo nel rispetto della città che va salvaguardata.
Dunque al Maradona ci sarà grande entusiasmo per la partita contro la Salernitana, che a dire il vero i tifosi dei club storici del Napoli non considerano il derby, come nelle altre città.
Di certo domani il tifo azzurro organizzato, e non solo quello, si presenterà con bandiere e striscioni, e, in caso si esito positivo, la gioia dei presenti esploderà.Anche la squadra dovrebbe festeggiare dentro il Maradona, mentre è allo studio come assicurare ai giocatori alla fine della partita un rientro a casa senza ulteriori ripercussioni sulla festa in strada.
In tutti i tavoli di questi giorni in prefettura, una delle incognite resta quella di assicurare le comunicazioni, dato che come è successo in passato per i funerali di Pino Daniele o per la morte di Diego Armando Maradona, ci sarà un sovraccarico nelle celle delle reti dei gestori di telefonia mobile.
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