Otto operatori sanitari saranno processati per le loro presunte responsabilità nella morte del leggendario calciatore Diego Armando Maraona, icona del Napoli e della nazionale argentina, avvenuta nel 2020.Potrebbe interessarti
Rita De Crescenzo a "Belve": "Da 30 anni di droga e una violenza alla rinascita su TikTok"
Napoli, stordita e violentata dopo un drink nella movida universitaria: indaga la polizia dei Decumani
Tragedia a Fenegrò: il portiere dell’Inter Josep Martinez investe e uccide un anziano in carrozzina
Infortunio De Bruyne, i fisioterapisti avvertono: “Si gioca troppo, corpi al limite”
Gli avvocati della difesa possono ancora appellarsi alla Corte di cassazione della provincia di Buenos Aires. Nessuna data è stata fissata per il processo agli otto imputati per la morte di Maradona, che secondo i pm sarebbe stata causata dalle "omissioni" delle sue badanti che lo hanno abbandonato "al suo destino" durante il ricovero domiciliare. Maradona, il più grande e famoso calciatore argentino di tutti i tempi, è morto all'età di 60 anni il 25 novembre 2020, mentre si stava riprendendo da un intervento chirurgico al cervello per un coagulo di sangue. El Pibe de Oro - che per decenni aveva lottato contro la dipendenza da cocaina e alcol - è stato trovato morto a letto due settimane dopo l'operazione, in una casa in affitto in un quartiere privato di San Andres, dove era stato portato dopo essere stato dimesso dall'ospedale. In seguito si scoprì che era morto per un attacco di cuore. Un gruppo di 20 esperti medici convocato dal pubblico ministero argentino ha concluso nel 2021 che la terapia di Maradona era stata contraddistinta da "carenze e irregolarità". Ha detto che il calciatore "avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza" con cure adeguate in una struttura medica adeguata.






Lascia un commento