Il processo sul Calcioscommesse a Messina, ovvero il procedimento sulle presunte “combine” nel campionato di Lega Pro tra il 2015 e il 2016, disputato all’epoca dall’ACR Messina, si è chiuso nella tarda serata ieri con quattordici assoluzioni, dopo ben sei anni di dibattimento.
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Lo scrive oggi nella pagine di cronaca la Gazzetta del Sud. La formula decisa dai giudici della prima sezione penale presieduta da Maria Eugenia Grimaldi è piena, ovvero “per non aver commesso il fatto”.
Questo a fronte di quattordici richieste di condanna che la Procura aveva formulato in udienza alcuni mesi addietro.
Completamente scagionati quindi Arturo Di Napoli, Pietro Gugliotta, Ivan Giuseppe Palmisciano, Fabio Russo, Giuseppe Messina, Alessandro Costa, Giovanni Panarello, Andrea De Pasquale, Stefano Addario, Daniele Frabotta, Andrea De Vito, Cosimo D’Eboli e Gianluca Grassadonia.
Si tratta di personaggi che gravitavano quasi tutti nel mondo del calcio: giocatori in attività o che si erano ritirati, allenatori, dirigenti societari, e poi c’era il gruppo degli scommettitori, di coloro cioè che secondo l’accusa iniziale poi caduta gestivano somme di denaro ed erano “indirizzati” verso alcune giocate nelle agenzie di scommesse.
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