Foto: SSC Napoli su Twitter
Luciano Spalletti guarda avanti: il tecnico del Napoli presenta con una battuta la gara di campionato contro l’Empoli, in programma domani alle 18 allo stadio Castellani: “Lei ha mai fatto il fabbro?Io sì, con gli occhiali da fabbro si vede solo davanti, di lato no perché c’è la barriera”.
“Credo ci siano stati passi avanti importanti dopo le sconfitte, la lettura e le gestioni di situazioni simili è stata ammortizzata bene.
E’ una partita delicatissima per la loro precisa geometria tattica, noi dovremo dilatare la loro compattezza”.
Spalletti ha messo in guardia sulla forza dell’Empoli: “Loro sanno stare in campo benissimo, hanno calciatori forti tipo Vicario, ormai ne parlano tutti, Parisi, Baldanzi.
Poi c’è l’esperienza di Luperto che abbiamo avuto e doveva giocare con continuità, tutti segni della difficoltà della gara e dovremo essere bravi”.
Per il tecnico sarà un ritorno al passato, dove tutto è cominciato: “Sono partito da lì e sono molto grato ad Empoli.Nel calcio cerchiamo continuamente modelli da cui prendere qualcosa e per lavorare in maniera corretta bisogna imparare e da quelle parti c’è possibilità di vedere come si fa calcio”.
“Lì di spunti su come fare calcio e di una visione futura se ne possono trovare tanti.
Io sono stato favorito nel lavorare lì con quella impostazione, 7 anni tra allenatore e calciatore, 20 da tifoso, ne ho avuto benefici e strada facendo si fanno nuove esperienze e mi hanno permesso di arrivare qui”, ha aggiunto.
Guai a parlare di scaramanzia: “Non fare confusione tra il lavoro e la scaramanzia.Se uno non parla è per il lavoro.
Dopo una partita si mette un pannello, non ci pensiamo, poi chi vuole comprare lo spumante…qui non c’è, oggi è il compleanno di Rrahmani altrimenti non ci sono pasticcini e spumante”.
“Qui si lavora in maniera corretta, la partita con l’Empoli ci ha distrutto il lavoro di un anno intero, non del poter vincere o meno, ma proprio per l’equilibrio, la forza, potevamo perdere ma c’era sempre stata una reazione mentre lì fu brutta perché potevamo andare 3-0 e invece perdemmo e quelle gare diventano devastante e soffrimmo tantissimo”.
“Capisco che voi facciate fatica a interpretare la difficoltà delle partite come queste, ma noi non dobbiamo farlo, venendo qui sarebbe più facile per voi capire certi discorsi.
Non c’è nessuna scaramanzia!Vogliamo vincere per la nostra città, lo sentiamo, lo percepiamo”.
“Non bisogna fare il minimo errore, a volte anche non volendo vengono fuori e sono determinanti per ribaltare le situazioni.
Dall’euforia non deve iniziare la presunzione che mette fine alla crescita”, conclude.
Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
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come sempre il mister è saggio ed equilibrato un passo alla volta. Forza Napoli