Napoli, il San Carlo forma i detenuti ai mestieri del teatro. Laboratori e attività didattiche dedicate ai detenuti hanno preso il via al teatro di San Carlo, grazie al protocollo d’intesa tra la Fondazione e la Casa Circondariale G. Salvia di Napoli-Poggioreale.
Guidati da personale qualificato del Lirico di Napoli, infatti, i giovani hanno iniziato a frequentare corsi di formazione specialistica legati ai mestieri del palcoscenico, formandosi per i profili professionali di Elettricista, Macchinista, Attrezzista, Sarto teatrale, Addetto alle attività amministrative, ciascuno della durata di 200 ore.
Il 4 novembre, poi, la chiesa dell’istituto di pena si trasformerà in palcoscenico e andrà in scena ‘Cavalleria’, spettacolo teatrale a cura del maestro Carlo Morelli che avrà per protagonisti gli stessi detenuti.
“Non possiamo considerare il carcere come un qualcosa di esterno alla nostra comunità – sottolinea il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, Gaetano Manfredi – la Casa Circondariale G. Salvia è pienamente inserita nel tessuto cittadino e, in quanto tale, deve dialogare con tutte le istituzioni, prima fra tutte quelle culturali, nell’ottica di un percorso di recupero che ha come fine ultimo proprio il reintegro nella società”.
“L’effetto positivo delle attività culturali per il recupero dei detenuti ed il loro reinserimento nella società è ormai universalmente riconosciuto, per questo sono particolarmente felice che due istituzioni cittadine come il Teatro San Carlo e la Casa Circondariale G. Salvia lavorino insieme a progetti di inclusione che favoriscono non solo il reintegro dei detenuti stessi ma che hanno una più ampia ricaduta sul bene della società”, dice il sovrintendente del San Carlo, Stèphane Lissner.
“Mettere in rete il carcere di Poggioreale e la più grande istituzione culturale cittadina è un risultato molto importante – spiega il direttore della Casa Circondariale, Carlo Berdini – ed è per questo che sono particolarmente lieto di questo protocollo d’intesa e soprattutto dell’avvio, in questa fase realizzativa, di corsi di formazione professionalizzanti che favoriscono il reinserimento nella società. Vorrei esprimere un particolare ringraziamento a Patrizia Mirra, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, per il supporto dato a questa iniziativa che mi auguro possa essere l’inizio di un percorso più ampio”.
“Per il San Carlo l’impegno sociale resta una priorità e questo protocollo d’intesa conferma la nostra volontà di essere sempre più un’istituzione al servizio della città – aggiunge il direttore generale del Massimo partenopeo, Emmanuela Spedaliere – il teatro, la musica e in generale tutte le attività artistiche sono uno strumento essenziale non solo per il reinserimento sociale ma soprattutto per il benessere psico-fisico della persona. Desidero ringraziare tutti i dipendenti della Fondazione per la grande disponibilità e sensibilità nell’accogliere questi giovani e avviarli ad un percorso di conoscenza dei mestieri del teatro”.
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