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In libreria “L’alimentazione del popolo minuto di Napoli” di Paolo Izzo, il libro sulle abitudini alimentari del basso popolo napoletano al tempo dei Borbone.
All’indomani dell’Unità d’Italia, l’Accademia Pontaniana bandì un concorso tra i suoi sodali perché facessero il punto sulle abitudini alimentari del basso popolo napoletano. Probabile obiettivo dell’operazione era l’intenzione di stabilire nuove regole di vita per nuovi sudditi.
Ne risultò invece un intrigante affresco su gusti culinari e esigenze di sostentamento di quei Napoletani che, sotto la dominazione borbonica, consumavano i pasti forzatamente (come del resto buona parte della loro intera esistenza), all’angolo di un vicolo o sul sagrato di una chiesa.
Un lavoro oggi dall’aspetto più moraleggiante che scientifico, dal quale ha potuto prendere le mosse per ulteriori approfondimenti il volume “L’alimentazione del popolo minuto di Napoli – (Al tempo dei Borbone)” di Paolo Izzo, pagg 144, inserito nella collana I Cinquecento di Stamperia del Valentino.
Ciò che emerge ha indubbio interesse al fine di gettare luce su aspetti delle nostre passate tradizioni, di cui la città di Napoli è sempre particolarmente feconda.
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