Bruno De Simone/foto cs
Settantatré ruoli e quarant’anni di successi nei teatri di tutto il mondo. In estrema sintesi la carriera di uno dei baritoni italiani più famosi e apprezzati.
Per festeggiare questo traguardo della sua lunghissima e ancora intensa attività, Bruno de Simone ha scelto di farlo con chi lo ha seguito in questi decenni, il pubblico, nel modo a lui più congeniale, cantando, nella sua città natale, Napoli.
Appuntamento quindi il 10 giugno alle 21:00 al Teatro Sannazaro con il concerto “de Simone40”, organizzato da WunderKammer Orchestra in collaborazione con il Teatro Sannazaro e l’Associazione Alessandro Scarlatti. Un recital in cui il baritono canterà alcune delle arie più belle tratte dalle opere del suo repertorio, accompagnato al pianoforte dall’eccellente James Vaughan, primo maestro di sala della Scala, e affiancato dai giovani artisti Greta Doveri (soprano), Mara Gaudenzi (mezzosoprano) e Patrick Kabongo (tenore).
Allievo del celebre basso-baritono Sesto Bruscantini, de Simone è ad oggi riconosciuto come un punto di riferimento nel repertorio belcantistico, uno dei cantanti-attori più apprezzati, stimato specialista del dramma giocoso sette-ottocentesco e dell’opera buffa. Nel suo repertorio Donizetti, Rossini, con diciassette ruoli al suo attivo, Galuppi, Pergolesi, Paisiello, Tritto, Cimarosa di cui è l’interprete vivente più prolifico con ben nove ruoli all’attivo, ma anche Mozart e, grazie alla sua versatilità vocale e interpretativa, Puccini, Mascagni e Cilea.
Ha collaborato con i più grandi direttori, registi e cantanti nei più grandi teatri e festival italiani e stranieri e ha realizzato numerose incisioni per le più importanti etichette discografiche. Da anni affianca all’attività di interprete quella, anch’essa intensa, di docente di masterclass molto seguite, che fanno di Bruno de Simone una riconosciuta guida tecnica e interpretativa d’eccellenza per le nuove generazioni.
Citando solo gli impegni più recenti, nel 2019 è stato Don Magnifico (La Cenerentola di Rossini) a Liegi, Gianni Schicchi (Puccini) al Maggio Fiorentino, Sharpless (Madama Butterfly di Puccini) al Festival di Torre
del Lago, Dulcamara (L’elisir d’amore di Donizetti) a Trieste e Don Bartolo (Il barbiere di Siviglia di Rossini) alla Staatsoper Unter del Linden di Berlino. Prossimamente sarà Don Geronio (Il turco in Italia di Rossini) all’Opera de Vallonie.
Anche se gira da decenni il mondo per lavoro e da un po’ ha scelto di vivere a latitudini molto più nordiche rispetto a quelle d’origine, Bruno de Simone resta un “napoletano doc” orgoglioso delle sue radici culturali (Salvatore Di Giacomo era il prozio del padre). Così come molto forte è anche il legame professionale con la sua città, consolidato con una collaborazione con il lirico partenopeo durata ben dodici anni nei quali è diventato un beniamino del pubblico, sempre affezionato alle sue interpretazioni.
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