Napoli, tornano accessibili gli archivi storici del Comune dopo 25 anni. Avranno sede presso l'Archivio di Stato
Avranno sede presso l'Archivio di Stato, nella sede di via Egiziaca a Pizzofalcone, gli archivi storici del Comune di Napoli inaccessibili da 25 anni.
La sistemazione temporanea - frutto di un accordo tra Comune, Archivio di Stato e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania - consentirà di rendere nuovamente fruibili i documenti e riqualificare gli immobili destinati ad accoglierli.
"L'accordo risolve un problema atavico che ci consente di conservare questo patrimonio ma anche di restaurare i siti, dove questo patrimonio era custodito, e che erano abbandonati in condizioni fatiscenti.Potrebbe interessarti
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Conservato in condizioni di degrado presso l'Archivio Storico di San Lorenzo Maggiore e la Torre di Guardia del Maschio Angioino, il materiale archivistico del Comune sarà oggetto di pulizia, sanificazione e risanamento e verrà collocato temporaneamente nei locali dell'Archivio di Stato.
"Oltre a essere ospitato potrà anche essere fruibile, perché i nostri orari di apertura a Pizzofalcone coprono tutta l'arco giornata e abbiamo funzionari che accoglieranno gli studiosi", spiega Candida Carrino, direttore dell'Archivio di Stato di Napoli.
L'accordo a titolo oneroso per il Comune avrà una durata di tre anni durante i quali si procederà alla riqualificazione e alla rifunzionalizzazione degli immobili per renderli nuovamente adeguati a ospitare gli archivi. La Soprintendenza garantirà inoltre le attività di ordinamento e parziale digitalizzazione della documentazione storica del Comune, in particolare delle serie archivistiche e delle delibere di Giunta e Consiglio.
"Al termine dell'estate il materiale arriverà alla sezione Pizzofalcone dell'Archivio di Stato di Napoli e dopo 4-5 mesi, cioè a inizio 2023, i documenti dovrebbero essere a disposizione della comunità", ha spiegato Gabriele Capone, soprintendente Beni archivistici e librari della Campania.
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