Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto un’illecita attività di gestione di rifiuti tessili custoditi in un capannone industriale nei pressi del Porto di Napoli.
L’attività è stata svolta dalle Fiamme Gialle del II Gruppo Porto, che hanno individuato e sottoposto a sequestro oltre 1.300 tonnellate di capi d’abbigliamento usati, imballati e non sanificati, e un deposito di circa 450 m2 in cui gli stessi erano accatastati fino a raggiungere l’altezza di oltre 8 metri.
La scoperta dei finanzieri è avvenuta durante controlli nell’area di vigilanza doganale, quando è stata notata, nel piazzale antistante l’accesso al capannone, la presenza di circa 60 balle di indumenti usati da cui proveniva un forte odore.
Si è poi scoperto che il complesso era formalmente condotto in locazione da un 46enne napoletano, allo stato detenuto presso il carcere di Poggioreale per omicidio, che è stato denunciato per le violazioni in tema di certificazioni obbligatorie per la prevenzione incendi e al Testo Unico sull’Ambiente.
Le indagini proseguono per verificare se ci sono altre persone coinvolte nell’illecito e sulla effettiva destinazione che avevano quegli abiti, che sul mercato avrebbero avuto un valore economico di circa 2 milioni di euro.
Torre Annunziata – È diventato un vero e proprio caso giudiziario il lungo e tormentato… Leggi tutto
Torre del Greco – Un palo della luce in ferro, alto e corroso dalla ruggine,… Leggi tutto
Napoli - Il mistero che avvolge la morte di Giovanni Marchionni, il 21enne di Bacoli… Leggi tutto
Ercolano - Ha rotto il braccialetto elettronico per tentare la fuga, ma è stato rintracciato… Leggi tutto
Negli ultimi anni, sempre più uomini hanno iniziato a guardare oltre la semplice forma fisica… Leggi tutto
Con i prezzi di Bitcoin in continua crescita nel 2025 e la creazione di forti… Leggi tutto