Diciotto reperti risalenti al periodo compreso tra il V e il III secolo a.C.. Sono quelli restituiti dal nucleo carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli alla Soprintendenza Archeologia, beni arti e paesaggi dell’area metropolitana di Napoli, sequestrati ad un collezionista privato in quanto provento di reato.
I beni sono prevalentemente costituiti da vasellame prelevato da corredi funerari antichi, come crateri, anfore, skyphoi, unguentari, hydriai, ollette e gutti. Rinvenuti inoltre nella disponibilita’ dell’indagato diversi manufatti di area mesoamericana importati illecitamente.
Le indagini, condotte dal nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli in collaborazione con l’arma territoriale del Gruppo di Torre Annunziata e sviluppate anche attraverso i canali internazionali delle rappresentanze diplomatiche estere, coordinate dalla Procura di Nola, hanno permesso di accertare l’illecita provenienza dei beni oggetto della restituzione, tutti riconducibili a scavi archeologici clandestini ed al traffico illecito di beni culturali.
Di fondamentale importanza per le indagini e’ stato inoltre l’ausilio della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che puo’ contare sul database di opere d’arte da ricercare piu’ grande al mondo, contenendo oltre 1.200.000 oggetti asportati e quasi 56.000 furti denunciati.
Svolta nel processo per l'efferato omicidio di Elson Kalaveri, il 36enne albanese crivellato di colpi… Leggi tutto
Napoli - Il recupero del terzo anello dello Stadio Maradona è più vicino: lo studio… Leggi tutto
Una riduzione della Tari per circa il 54% delle famiglie napoletane è al centro della… Leggi tutto
Nuovo scontro tra le amministrazioni locali di Capri e Anacapri e la Regione Campania sul… Leggi tutto
Santa Maria Capua Vetere - Svolta nel processo per la tragica morte della piccola Aurora,… Leggi tutto
Convocata dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, si è tenuta oggi una riunione per… Leggi tutto