Il boss di camorra è gravemente malato, anzi ritenuto “malato terminale” e per questo per motivi di salute e’ stato scarcerato Nunzio De Falco, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Don Peppe Diana, il sacerdote assassinato a Casal di Principe il 19 marzo del 1994 per il suo impegno contro la camorra.
Il giudice del tribunale di sorveglianza di Napoli ha accolto l’istanza dell’avvocato Gaetano Pastore che si e’ avvalso di una lunga perizia medica che accerta come le condizioni di De Falco, siano gravi e incompatibili con il regime carcerario, e ha disposto la scarcerazione del boss, che era rinchiuso nel carcere di Poggioreale.
Per lui arresti domiciliari a casa della sorella a Villa Literno, nel Casertano. De Falco che ha 72 anni, era gia’ stato scarcerato nel 2021 dal magistrato di Sorveglianza di Sassari, sempre per motivi di salute ma solo per sei mesi.
Anche in questo caso la durata della detenzione domiciliari e’ di sei mesi. De Falco fu arrestato a Valencia in Spagna nel novembre del 1997 ed estradato in Italia nell’aprile del 2000, condannato a due ergastoli, ovvero come mandante dell’omicidio di don Diana e dell’omicidio di Mario Iovine, tra i fondatori del clan dei Casalesi ucciso a Cascais in Portogallo il 6 marzo del 1991.
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