ULTIMO AGGIORNAMENTO : 1 Settembre 2025 - 07:31
19.3 C
Napoli

Fiera di Bibione, il tribunale del Riesame esclude l’aggravante mafiosa

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Il Tribunale di Trieste, in funzione di Tribunale per il riesame in materia di misure cautelari personali, decidendo sulla richiesta di riesame proposta dall’avvocato Carmine Ippolito, nell’interesse di D’Antonio Pietro, in parziale riforma della sopra menzionata ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Trieste il 6.9.2021, disponeva la sostituzione della disposta custodia cautelare in carcere, con la diversa misura
degli arresti domiciliari presso l’abitazione dell’indagato, previa diversa qualificazione di talune ipotesi di estorsione nella meno grave fattispecie di violenza privata e previa esclusione, in riferimento a tutte le fattispecie di reato oggetto di indagine, della circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all’art. 416 bis punto 1) c.p.;

che il Tribunale del riesame perveniva a tali conclusioni nel presupposto che “ […] la lettura sistematica dei fatti offerta dall’impugnata ordinanza appare frutto di un’opera di soprainterpretazione dei dati oggettivi emergenti dall’attività di indagine e viziata da suggestioni verbali ed emotive, che hanno determinato una errata valutazione della realtà fattuale, che ad una lettura più fredda, asettica e distaccata porta a ridimensionare notevolmente la gravità delle condotte contestate peraltro suscettibili di una diversa qualificazione giuridica[…]”

che, in riferimento alla circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso, il Tribunale del riesame perveniva alla conclusione che la sussistenza di tale circostanza aggravante dovesse andare esclusa nel presupposto che:

1. nelle condotte tenute dagli indagati, questi ultimi giammai risultavano avere prospettato alle persone offese una qualsivoglia loro appartenenza alla criminalità organizzata;
2. che gli indagati, in occasione delle proteste sfociate nei fatti oggetto di indagine, risultavano comunque avere mantenuto un dialogo con le istituzioni, rappresentate in loco dal comandante della Polizia Locale, il quale era riuscito ad ottenere la rimozione dei blocchi stradali;

3. che gli indagati, dalle risultanze di indagine, risultavano comunque essersi presentati semplicemente come paladini di una protesta di solidarietà nei confronti di colleghi mercatali esclusi dallo svolgimento dei mercatini organizzati a Bibione nell’agosto del 2020;

4. che gli indagati, pure avendo fatto ricorso anche ad atteggiamenti minacciosi nel corso delle loro proteste, certamente non indulsero nella realizzazione di modalità tipiche dell’agire mafioso.
Che la Corte di Cassazione, seconda sezione penale, decidendo su ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trieste avverso l’ordinanza del 5.10.2021, con la quale il Tribunale del riesame aveva escluso la circostanza aggravante del metodo mafioso nei fatti oggetto di indagine ed aveva qualificato taluni episodi nelle meno gravi fattispecie di violenza privata, disponeva l’annullamento di tale ordinanza rinviando per un nuovo giudizio al Tribunale di Trieste, sezione riesame, unicamente in ordine alle determinazioni cui tale Tribunale era pervenuto in riferimento ai reati di cui ai capi 1 e 5, e all’aggravante di cui all’art. 416 bis punto 1) c.p.;

che il Tribunale di Trieste, all’esito del giudizio di rinvio, con ordinanza emessa in data 28.7.2022, escludeva definitivamente la sussistenza, nella vicenda oggetto di indagine, della circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all’art. 416 bis punto 1) c.p., pervenendo alle medesime conclusioni cui era già pervenuto il Tribunale del Riesame di Trieste, pur attenendosi ai criteri di giudizio fissati dalla Corte di Cassazione con la sopramenzionata sentenza di annullamento;

che, nella motivazione di tale ultimo provvedimento, il Tribunale del Riesame di Trieste, tra l’altro, chiariva che, i caratteri distintivi del metodo mafioso non erano da ritenersi rinvenibili nel caso in esame, neppure tenendo conto delle dichiarazioni rese dalle vittime indicate nel provvedimento della Corte di Cassazione. Sullo specifico punto, in particolare, il Tribunale del Riesame, chiariva che i riferimenti al metodo mafioso, operati dalle vittime, più che fondati su dati oggettivamente riscontrabili, corrispondevano per lo più a “percezioni personali dei dichiaranti, forse connesse alla provenienza campana dei soggetti coinvolti (provenienza geografica più volte evocata nella dichiarazione agli atti)”;

che, all’esito del definitivo perfezionamento del procedimento cautelare, nel procedimento pendente nei confronti del Pietro D’Antonio, è stata definitivamente esclusa la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso, originariamente invece ritenuta sussistente. Pietro D’Antonio, pertanto, previa esclusione dell’aggravante del metodo mafioso, già con provvedimento emesso in data 5.10.2021, veniva dapprima sottoposto agli arresti domiciliari. Successivamente anche tale misura veniva sostituita da obblighi cautelari meno afflittivi, fino alla revoca di tutte le misure cautelari che veniva già disposta dal Tribunale del Riesame di Trieste con ordinanza emessa in data 3.3.2022.


Articolo pubblicato da La Redazione il giorno 4 Marzo 2022 - 17:30

Leggi anche

facebook

Ultim'ora

Salerno, furti ai pazienti al Ruggi: arrivano le scuse di...
Caserta, vendeva sigarette di contrabbando a 83 anni: denunciata
Festa dei Gigli Brusciano 2025: il sindaco di Casavatore, Fabrizio...
Afragola, la polizia cattura il pusher itinerante
Napoli, aggredito al rione Sanità l’artista di strada Pier Macchié
Sciame sismico ai Campi Flegrei: forte scossa a Bagnoli alle...
Rapina sulla Circumvesuviana: 40enne armato di coltello assalta dei giovani
Portici, perseguita l’ex compagna e aggredisce i poliziotti: arrestato 51enne
Santa Maria capua Vetere, cassiera del supermercato complice della ladra:...
Incidente in autostrada a Portici: una delle due vittime si...
Arzano, adottata la cagnolina salvata in strada dalla polizia locale
Portici, incidente in autostrada: le vittime sono due giovani di...
Napoli, multati 7 parcheggiatori abusivi al Maradona
Aggressione al Pronto Soccorso di Giugliano: medico minacciato e ferito...
Incidente in autostrada a Portici: due morti e cinque feriti....
Allarme West Nile a Napoli: due pazienti in gravi condizioni
Oroscopo di oggi 31 agosto 2025 segno per segno
Conte applaude il Napoli: “Vittoria di squadra, stiamo crescendo di...
Politano: “Napoli mai domo, vittoria di cuore contro il Cagliari”
Anguissa decide Napoli-Cagliari: “Vittoria sofferta, ma siamo qui per i...
Napoli, tre punti con il brivido: Anguissa al 95′ stende...
Porta Capuana, pusher aggredisce i poliziotti: arrestato
Napoli, ecco Hojlund: domani le viste mediche
Napoli, pusher algerino sorpreso in strada a Forcella
Napoli, caos in via Petrarca dopo il ribaltamento di un’auto
Napoli, pace fatta: Decibel Bellini resta la voce del Maradona,...
Campi Flegrei, Ciciliano: “Scosse di bassa intensità, ma serve convivenza...
Napoli, assistenza legale gratuita per le vittime di violenza online
Da Napoli a Maddaloni per rubate auto: denunciato 35enne
Napoli, il ricordo del sindaco Manfredi a due anni dall’omicidio...
1 Settembre 2025 - 07:31 — Ultima alle 07:31
  1. Oggi
  2. Ieri

Primo Piano
App Sinfonia Desktop

Podcast

  • Secondigliano, latitante cerca di fuggire facendo parkour sui tetti: catturato

    Secondigliano, latitante cerca di fuggire facendo parkour sui tetti: catturato

    Clicca per aprire il player

  • Soldato napoletano aggredisce uomo su un bus a Rimini e i social si scatenano

    Soldato napoletano aggredisce uomo su un bus a Rimini e i social si scatenano

    Clicca per aprire il player

  • Aggressione choc a Ottaviano: minorenni picchiano un ragazzo con disabilità

    Aggressione choc a Ottaviano: minorenni picchiano un ragazzo con disabilità

    Clicca per aprire il player

Vedi tutti gli episodi su Spreaker