foto di repertorio
Un Distretto della Pizza che metta insieme le eccellenze del territorio e trasformi Caserta in un vero e proprio attrattore del turismo enogastronomico.
Ecco la proposta di Confcommercio e Fipe Caserta alla vigilia della Giornata mondiale della pizza che si celebra il 17 gennaio. Riconosciuta come patrimonio Unesco nel 2017, l’antica arte della pizza era stata già sotto i riflettori della Commissione dell’Unione europea nel 2010 quando fu varato un regolamento ad hoc per assegnare alla pizza napoletana il marchio Stg (Specialità tradizionale garantita) nato per tutelare quei prodotti tipici la cui preparazione richiede precisi metodi di produzione.
‘Sarebbe opportuno realizzare un marchio della pizza gourmet di Caserta – fa notare Lucio Sindaco, presidente provinciale di Confcommercio – che possa contraddistinguerla da altri prodotti simili di altre realtà geografiche. La pizza del resto è un agglomerato di eccellenze del territorio – basti pensare al pomodoro e alla mozzarella giusto per citare gli ingredienti più famosi – e come tale va promosso e difeso. In questa direzione va pertanto anche la programmazione di corsi e seminari di formazione destinati agli aspiranti pizzaioli che potranno avvalersi della supervisione di maestri gourmet ai quali spetta il merito di aver promosso e diffuso nel mondo i sapori autentici della propria terra d’origine puntando e investendo sulla ricerca, l’innovazione ma anche sulla tradizione.
Una opportunità imperdibile per tantissimi giovani che aspirano a specializzarsi nell’ambito dell’enogastronomia di qualità’. ‘Già da qualche anno – aggiunge Giuseppe Russo, Presidente provinciale di Fipe Caserta e di Fipe Giovani Campania – Caserta figura ai primi posti nelle classifiche mondiali per la qualità della pizza grazie ad alcuni maestri pizzaioli che con la loro arte, l’impegno e il genio creativo hanno saputo conquistare un pubblico internazionale superando persino il primato – fino ad un decennio fa indiscusso – riconosciuto alla città di Napoli.
La Fipe ritiene sia giunto il momento di consolidare questo risultato attraverso una cordata della quale facciano parte enti locali, associazioni di categoria e maestri pizzaioli. Un vero e proprio Distretto della Pizza che veda tutti i suoi componenti impegnati a valorizzare questa eccellenza attraverso webinar, corsi di formazione, eventi, premi e, perché no, anche monumenti’. Punta moltissimo sulla formazione anche Franco Pepe, titolare della storica pizzeria ‘Pepe in grani’ di Caiazzo e più volte eletto miglior pizzaiolo del mondo: ‘Non si fa altro che parlare di espansione del food – spiega – e fioccano progetti e investimenti di ogni tipo nel settore ma si parla sempre troppo poco, a mio avviso, della formazione che è invece un tassello fondamentale. Da anni mi batto infatti affinché nei programmi di studio degli istituti alberghieri venga inserito un percorso specifico per pizzaioli.
L’approccio a questo mestiere deve avvenire in età adolescenziale e la figura del pizzaiolo deve essere nobilitata e riconosciuta come tale per il suo immenso valore, non considerata un ripiego per chi non è riuscito a realizzare altro nella vita. Ben vengano anche i corsi di specializzazione promossi dalle associazioni di categoria purché realizzati seguendo standard di qualità’.
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