ULTIMO AGGIORNAMENTO : 20 Agosto 2025 - 06:39
22.9 C
Napoli

Salerno, spacciavano droga via Sms: 23 misure cautelari

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Acquistavano la droga a Secondigliano e la vendevano a Salerno attraverso un fittissimo sistema di ordini via Sms.

Bloccata dai carabinieri una rete di spaccio di droga controllata da “I Guaglioni di via Irno”, retta dal pregiudicato Aniello Pietrofesa: 13 persone sono finite in carcere e 10 agli arresti domiciliari.I 23 destinatari dell’ordinanza cautelare, emessa dal gip del tribunale di Salerno a conclusione delle indagini coordinate della locale Dda, sono indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e connesso spaccio.

Le investigazioni, durate dagli inizi 2018 sino all’agosto 2020, hanno fatto emergere uno spaccato delinquenziale attivo non solo a Salerno città ma anche nei comuni limitrofi, dedito al traffico di cocaina, eroina e crack. Un’organizzazione piramidale nota come “I Guaglioni di via Irno”, retta dal pregiudicato Aniello Pietrofesa, che, in più intercettazioni, viene definito come “capo promotore” o “capo dei capi”.

Le indagini hanno portato ad individuare un’organizzazione di drug delivery, con veri e propri centralinisti alternati in turni in possesso di utenze telefoniche dedicate e intestate fittiziamente per ricevere le ordinazioni, disponendo l’appuntamento o anche la consegna a domicilio della droga. Venivano, inoltre, inviati degli sms promozionali per stimolare l’acquisto di stupefacenti soprattutto per la platea di compratori perlopiù fra i 18 ed i 30 anni. Nel gruppo criminale erano impiegate anche tre donne che erano impegnate per il confezionamento, ma anche lo spaccio e l’occultamento di stupefacente o denaro.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il modus operandi della banda non ha conosciuto battute d’arresto nemmeno con l’emergenza Covid-19. Oltre al frequente cambio di utenze telefoniche ed al linguaggio in codice, il gruppo criminale si è distinto per il possesso di un notevole parco auto e moto, integrato spesso da mezzi a noleggio a breve termine per eludere i controlli delle forze di polizia.

L’efficienza della struttura criminale è confermata dall’incredibile entità del giro d’affari: i vari componenti del gruppo, a più riprese, riportano telefonicamente ricavi giornalieri che variano tra i 500-1000 euro a testa per la vendita di cocaina, di eroina e di crack, con prezzo proposto solitamente di 10 euro ogni dose.

Un giro d’affari tanto corposo da portare i membri dell’organizzazione a numerosi viaggi verso il quartiere Secondigliano di Napoli per l’approvvigionamento della droga da smerciare nel Salernitano, con un ricavato stimato di oltre un milione di euro annui.

Il gruppo dei “Guaglioni di via Irno” – informa l’Arma – era caratterizzato anche da un sistema di mutua assistenza degli associati finiti in carcere o con problemi giudiziari: Pietrofesa, infatti, si preoccupava di fornire loro il legale di fiducia, nonché il denaro per pagare gli onorari di competenza, elargendo, inoltre, consigli su come comportarsi dopo essere stati fermati dalle forze dell’ordine e messi a disposizione della magistratura.

L’intera attività ha portato a numerosi provvedimenti durante la fase investigativa: 10 arresti in flagranza di reato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio, due denunce a piede libero per il medesimo reato, sei sanzioni amministrative ad assuntori e il sequestro di 30 grammi di cocaina, circa 320 grammi di eroina e 23 grammi di crack.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 14 Settembre 2021 - 13:15
facebook

Ultim'ora

Superenalotto, estrazione con un 5 da 132mila euro: jackpot verso...
Lotto e 10eLotto, serata fortunata con i “numeri gemelli”: ecco...
Tragedia a bordo della Marella Voyager: turista annega nella piscina...
Scoperto cadavere di anziana in giardino, la figlia ai carabinieri:...
Teano, rogo nell’azienda di rifiuti: diossine oltre i limiti
Napoli, cadavere sulla spiaggia del “Mappatella Beach”. è giallo
Afragola, furgone con formaggi e larve trasportati senza regole: maxi...
Camorra, i boss del clan Moccia ancora liberi: il Riesame...
Ennesimo colpo del Napoli: è ufficiale Miguel Gutierrez
Manovra 2026, arriva la rottamazione quinquies: debiti col Fisco pagabili...
Poggioreale, allarme ConSiPe: “Sicurezza al collasso, un agente per 100...
Napoli, il futuro dello stadio Maradona: progetto da 70mila posti...
Torre Annunziata, Nunzio, 17 anni, muore dopo una settimana di...
Sarno, Nino Lion’s supera il secondo intervento: prosegue la lunga...
Napoli, blitz dei Carabinieri a Soccavo e Rione Traiano: un...
Botulino, seconda vittima in Sardegna: morta a 62 anni dopo...
Poggioreale, evasi e subito ripresi i due detenuti
Truffe agli anziani, il Riesame concede i domiciliari in comunità...
Casoria, evade i domiciliari e aizza i pitbull contro i...
Napoli, Roberto Marchese ha ucciso l’ispettore davanti agli occhi del...
Napoli, rapina all’Hotel Excelsior: catturato anche il secondo bandito
Capri, coppia di turisti rubano bracciale e vengono fermati dai...
Inchiesta sugli appalti a Sorrento, torna in carcere Lello il...
Napoli, catturato uno dei detenuti evasi da Poggioreale
Napoli, due detenuti evasi nella notte dal carcere di Poggioreale
Melito, l’ispettore di polizia ucciso per un pappagallo
Oroscopo del 19 agosto 2025 segno per segno
Napoli, arrestato l’assassino dell’ispettore di polizia: è un 21enne
Lotto e 10eLotto di oggi: la magia dei numeri si...
Omicidio di Melito, la vittima è l’ispettore Dario Luongo, l’assassino...

App Sinfonia Desktop

Cronache Podcast

  • Ruba l’identità a un imprenditore e compra un’auto di lusso: denunciato napoletano
  • Addio a Pippo Baudo, il maestro che ha insegnato la televisione a un Paese intero
  • Centri commerciali e orari di chiusura: diritto del cliente o ragione del commesso?
Vedi tutti gli episodi su Spreaker
Primo Piano
Le Video Storie