Ischia, mare invasa dagli scarichi del Rio Corbore. Schiuma, detriti e rifiuti. Mariarosaria Urraro è stata contattata da alcuni operatori balneari esasperati
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“È davvero vergognosa la situazione che dopo ogni temporale si viene a creare al Lido di Ischia tra gli stabilimenti balneari. Una pozza di acqua con schiuma alimentata dal Rio Corbore, una pluviale, almeno sulla carta, che parte dal cimitero di Barano d’Ischia e sfocia sulla spiaggia, tra gli stabilimenti balneari e in piena area marina protetta, dove all’interno si sono immessi abusivamente gli scarichi di abitazioni e aziende. Abbiamo quindi chiesto l’intervento della Guardia Costiera che come al solito si è immediatamente portata sul posto e ha potuto rendersi conto della situazione in cui sono costretti a lavorare gli operatori balneari della zona.” – spiega la Urraro -.
“Quella del Rio Corbore è una faccenda ‘antica’ di cui ci occupiamo da tempo avendo anche svolto diversi sopraluoghi per denunciare ciò che avviene. Presentammo anche un’interrogazione regionale con risposta scritta e a seguito di questo la Guardia Costiera, con il Comandante Meloni, intensificò i controlli e ci furono anche delle aziende sanzionate, addirittura fu chiuso un caseificio che operava sulle sponde del Rio Corbore. Quel che è certo è che bisogna darsi una smossa e intervenire in maniera concreta costruendo depuratori in modo da mettere fine a qualcosa di vergognoso che mette a serio rischio la salute dei bagnanti, in una zona marina protetta, e lede fortemente l’immagine di un luogo che vive e deve vivere di turismo.”- si è così espresso il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.





